Superfici in aumento del 14%, malgrado prezzi in calo del 18%. È il paradosso della soia, coltura di punta delle prossime semine primaverili, favorita da costi di produzione concorrenziali e dalle politiche d’inverdimento della nuova Pac. Negli ultimi 12 mesi,piazze come Bologna, Verona, Mantova e Milano hanno lasciato sul tappeto oltre il 18%. I prezzi, a febbraio scorso, erano compresi fra 377 e 381 €/t mentre 12 mesi prima si aggiravano sui 465 €/t. Malgrado ciò, i produttori puntano sulla coltura per le prossime semine. Istat stima un aumento del 13,5% dell’ettarato nazionale rispetto al 2014, con punte del 25% al Nord. Vediamo perché la soia prenderà il posto di una parte del mais e sarà gettonata fra le Efa.
L’articolo completo è pubblicato su Terra e Vita n. 11/2015.