Caseari, Grana Padano in calo
L’andamento dei due formaggi grana a denominazione nel corso della settimana mostra per il Reggiano Dop una solida tenuta dei valori per tutte le singole varietà, con gli scambi che si mantengono nella norma su tutti i centri di scambio, mentre per il Grana Padano Dop si registrano ulteriori flessioni su tutte le principali piazze. I prezzi medi del Grana Padano 4-12 mesi cedono in sette giorni dell’1,4%, riuscendo comunque ma mantenere su terreno positivo in differenziale su base annua (+4,4% var. tend.)
Si mantengono inalterati i prezzi di tutte le materie grasse e i burri, con i listini medi dello zangolato immobili a 1,89 euro al chilo. Stabili anche i listini della crema di latte a Milano.
Avicoli, domanda deludente
Il mercato dei polli nel corso della settimana, malgrado le attese degli operatori fossero tutte improntate verso una ripresa, ha registrato una dinamica della domanda deludente. Comunque, malgrado i limitati consumi l’offerta del vivo, sia bianco che giallo, è rimasta contenuta riuscendo a mantenere il mercato in equilibrio. Altro discorso per il tacchino il quale evidenziando il medesimo andamento ha accusato flessioni sia sul vivo che sul macellato.
I consumi di coniglio, analogamente agli altri prodotti avicunicoli, passate le festività pasquali, hanno registrato un forte rallentamento. Contestualmente l’offerta di vivo, allineata ai volumi delle scorse settimane, è risultata eccedentaria, con conseguenti sensibili cali nei listini medi (-9,4% var. cong.; -1,6% var. tend.). Congiuntura flessiva anche per le uova con quotazioni in perdita su tutte le piazze, determinate dal calo della domanda, soprattutto domestica, registrata nel corso della settimana.
Suini, listini in calo
Il mercato dei suini da macello ha continuato a mostrare anche nel corso dell’ultima settimana un andamento di complessivo calo nei listini di tutte le categorie, determinate da una domanda sottotono che non riesce ad assorbire l’offerta di prodotto presente sul mercato. Prosegue nei recuperi dei listini, il segmento dei suini da allevamento, determinati da un’offerta di capi che non riesce a soddisfare la domanda degli ingrassatori. Relativamente al mercato dei tagli, si registrano flessioni per tutti quelli destinati al consumo fresco, mentre risultano in consolidamento i tagli richiesti dall’industria di trasformazione con apprezzamenti per tutte le cosce.
Olio, prosegue la corsa di vergine e lampante
Prosegue l’impennata dei listini degli oli vergine e lampante di oliva nazionali.
Negli ultimi sette giorni i valori medi registrati si sono attestati a 2,88 euro al chilo rispetto ai 2,76 della passata rilevazione. Situazione analoga per il lampante di oliva che si porta a 2,27 euro al chilo rispetto ai passati 2,13. Puglia e Calabria sono le regioni interessate da questi aumenti.
Resta praticamente stabile il valore medio registrato all’origine per l’extravergine di oliva.
Anche sul mercato all’ingrosso prosegue l’andamento crescente dei listini medi del raffinato di oliva e di quello di sansa che si attestano rispettivamente a 2,85 e 1,59 euro al chilo.
Sui principali mercati esteri monitorati, Spagna e Grecia, il mercato si presente, come il nazionale, molto attivo sul vergine e sul lampante, buona anche la performance dell’E.V.O..
Vino, permane lo stallo
Ancora in fase di stallo il mercato dei vini comuni nazionali. Il mercato resta fermo sui valori ormai noti. Le contrattazioni permangono limitate al fabbisogno di breve e brevissimo periodo.
I prezzi dei prodotti agricoli del 19 aprile 2021
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