Tra le materie prime destinate all’alimentazione zootecnica permangono segnali di debolezza per i prezzi dei cereali foraggeri, con i cali ulteriori per il grano tenero e il sorgo e la staticità dei listini dell’orzo. Le quotazioni attuali dei tre cereali rimangono comunque elevate, in rialzo del 40% circa rispetto allo scorso anno. Tra le oleaginose, ancora non quotata la soia nazionale, in attesa del raccolto, mentre si conferma all’insegna della volatilità l’andamento della soia di provenienza estera, con un netto ribasso a Bologna e la stabilità a Milano. Prezzi in crescita per la farina di soia, sulla scia dei rialzi osservati alla Borsa di Chicago e del sostegno del cambio.
Le quotazioni del mais trainano al ribasso grano tenero e sorgo
Gli ulteriori ribassi del mais, dettati dall’offerta estera, tolgono un elemento di possibile sostegno ai prezzi del grano tenero e del sorgo ad uso foraggero. Rispetto alla settimana precedente il sorgo nazionale arretra di 5 €/t a Bologna, attestandosi sui 348-352 €/t (franco partenza). Nuovo calo, seppur lieve (-2 €/t), per il grano tenero, che scende sulla soglia dei 370 €/t (franco arrivo).
Orzo senza sussulti
Terza settimana consecutiva di stabilità, invece, per l’orzo nazionale, fermo a Bologna sui 334-339 €/t (franco arrivo).
Semi di soia in discesa
Tra i semi oleosi, prezzi in calo sulla piazza di Bologna per i semi di soia di provenienza estera, che nell’arco di una settimana hanno perso 15 €/t, raggiungendo i 650-660 €/t (franco arrivo), un livello che rimane comunque più alto del 29,7% su base annua. Sostanziale tenuta alla Granaria di Milano (640-670 €/t). La settimana si era invece aperta con una forte accelerazione delle quotazioni a Chicago, causata dalla revisione al ribasso delle stime su rese e volumi attesi per il raccolto americano. La produzione a stelle e strisce è stata tagliata di 4 milioni di tonnellate rispetto alla stima di agosto (da 123 a 119 milioni di tonnellate) a causa delle condizioni meteo avverse (carenza idrica). Le quotazioni hanno chiuso la settimana a ridosso dei 14,50 dollari per bushel (pari a 531 €/t), il 2,6% in più rispetto a sette giorni prima.
Farine proteiche: rialzi per la soia, invariati colza e girasole
Tra le farine proteiche, i prezzi all’ingrosso della farina di soia hanno registrato aumenti su praticamente tutte le principali Borse Merci nazionali. A Bologna i listini hanno riguadagnato 30 €/t, con la soia proteica estera tornata a ridosso dei 580 €/t (franco arrivo). Su base tendenziale, l’aumento supera il +30%. Settimana all’insegna della stabilità pressochè completa per la farina di girasole e di colza. Anche in questo caso, per entrambi i prodotti i prezzi segnano rincari a doppia cifra rispetto a un anno fa (+30% circa per il girasole integrale; +10% circa per il girasole proteico; +25% per la colza).