La nuova annata dell’orzo nazionale si è aperta su un livello di prezzo di 320 €/t, in forte calo (pari a circa 60 €/t) rispetto ai valori su cui si era chiusa l’annata precedente. Al tempo stesso, però, le quotazioni fanno segnare una crescita del 60% circa rispetto all’esordio della scorsa annata. Circa il nuovo raccolto, le prime informazioni sembrano indicare rese non uniformi a seconda degli areali, uno scenario che sta emergendo anche dai primi tagli del raccolto francese. Tra gli altri cereali foraggeri, si conferma la fase di ribasso in atto per il grano tenero e tornano in calo anche i prezzi del sorgo, con scambi per entrambi i prodotti tutt’altro che vivaci. Tra le oleaginose, sostanziale stabilità per la soia di provenienza estera, sostenuta anche dal rafforzamento del dollaro nei confronti dell’euro. In rialzo anche la farina di soia mentre rimangono in netto ribasso i prezzi della farina di colza e di girasole. Restano sostenute le quotazioni dei foraggi di erba medica a causa dell’impatto delle condizioni siccitose sulle rese.
Il grano tenero continua la discesa
Quarta settimana consecutiva di calo per i prezzi del grano tenero foraggero, che perdono altri 6 €/t. Sulla piazza di Bologna il prezzo medio sfiora ora i 390 €/t (franco arrivo), mantenendo però una crescita del 56,7% rispetto a dodici mesi fa.
Il sorgo perde altri 12€/t
Più marcata la riduzione settimanale del sorgo, pari a 12 €/t. Le quotazioni attuali si attestano a ridosso dei 370 €/t (franco arrivo).
Erba medica ancora più su
Tra i foraggi, settimana di rialzi per l’erba medica disidratata quotata a Bologna, cresciuta di 5 €/t rispetto alla settimana precedente. Il prodotto di qualità extra si attesta ora sui 325-330 €/t, il 47,2% in più rispetto ad un anno fa.
Soia nazionale, si attende un incremento produttivo
La settimana ha messo in evidenza una maggiore stabilità dei prezzi della soia estera, ferma a Bologna sui 670-675 €/t (franco arrivo), in rialzo del 32% su base annua. Ribassi per la soia nazionale, su cui pesano anche le prospettive di un incremento produttivo legato alle maggiori superfici seminate.
Farine proteiche, tendenze ribassiste
Tra le farine proteiche, si sono registrati rialzi settimanali su tutte le principali piazze di scambio per la farina di soia. A Bologna la farina estera è aumentata di 15 €/t, portandosi sui 540 €/t (franco arrivo), quasi il 30% in più su base annua. Per quanto riguarda la farina di colza, in poco più di un mese le quotazioni hanno perso quasi 80 €/t e attualmente si attestano alla Granaria di Milano sui 430-433 €/t (franco arrivo), un livello che resta comunque più alto del 17,7% rispetto all’anno precedente. Prosegue il rientro anche per i prezzi della farina di girasole, con i prezzi che segnano un ribasso per la terza settimana consecutiva. I valori si attestano a Bologna sui 375-380 €/t (franco arrivo), giù di 5 €/t rispetto alla settimana precedente, ma ancora più alti del 16,2% su base annua.