La terza settimana di giugno è stata caratterizzata dal segno “meno” nei listini delle farine proteiche rilevati dalle Camere di Commercio. Dopo le forti tensioni delle scorse settimane, spicca in particolare il calo osservato per la farina di soia sulla maggior parte delle piazze di scambio italiane, sulla scia dei ribassi che si sono registrati alla borsa di Chicago. Tra i cereali foraggeri, restano non quotati gli orzi nazionali mentre tra i foraggi i prezzi dell’erba medica hanno accusato una nuova diminuzione.
Farine proteiche caratterizzate dal segno meno
Il mercato della soia continua ad essere segnato da elementi di incertezza, il che si traduce in un andamento decisamente volatile delle quotazioni, sia nel mercato americano che, di riflesso, nel mercato italiano. Tra gli operatori di oltreoceano c’è attesa per il report USDA di luglio per comprendere quale sarà l’impatto stimato sul prossimo raccolto provocato dai ritardi nelle semine a causa delle eccessive precipitazioni. Intanto le quotazioni della soia alla borsa di Chicago hanno chiuso la settimana in calo, scendendo sui 902,75 centesimi di dollaro per bushel (+0,7% rispetto alla settimana precedente). Le variazioni sono apparse contenute nel mercato italiano, con l’eccezione dell’incremento di 7 €/t sulla piazza di Milano, dove i valori sono saliti sui 340-342 €/t. I prezzi attuali restano comunque leggermente più bassi rispetto ad un anno fa (-2,6%). Diffusi ribassi si sono registrati invece per la farina di soia, dipesi dalla contemporanea flessione delle quotazioni a Chicago, dove la settimana si è chiusa con un -2,4% rispetto alla precedente. In Italia, la farina di soia integrale nazionale scambiata sulla piazza di Torino ha ceduto l’1,6%, attestandosi sui 358-359 €/t.
Il segno “meno” ha contraddistinto anche l’andamento dei prezzi all’ingrosso della farina di colza e della farina di girasole. Complice l’ampia offerta disponibile, a Torino la farina di colza ha perso 10 €/t, scendendo sui 275-280 €/t. Listini in calo anche per la farina di girasole proteico: a Bologna i prezzi sono scesi sui 240-242 €/t, 5 €/t in meno rispetto alla settimana precedente.
Cereali foraggeri, segnali di ribasso per l'erba medica
Nel mercato dei cereali foraggeri rimangono non quotati gli orzi nazionali. Sulla piazza di Milano, intanto, netto ribasso settimanale per l’orzo comunitario, in calo del 3,7% ed attestato sui 205-212 €/t. Si tratta comunque di un livello superiore dell’11,2% rispetto ad un anno fa. Nessuna variazione si è riscontrata nei listini del sorgo nazionale.
Tra i foraggi, ulteriori segnali di ribasso si sono osservati per i prezzi dell’erba medica. Sulla piazza di Milano, l’erba medica disidratata di 1° qualità si è attestata sui 194-200 €/t, in calo del 2,5% rispetto alla settimana precedente. Negativa anche la variazione rispetto allo scorso anno, pari ad un -5,1%.
I prezzi dei cereali e delle materie prime
nella settimana dal 17 al 22 giugno