FRUMENTO TENERO
La settimana ha visto confermarsi la recente tendenza che vede in progressiva lente flessione il prezzo dei grani di forza sotto la spinta depressiva di una limitata domanda e della pressione delle alternative comunitarie. In ripresa i panificabili ed i “misti” che risentono nel sostegno del tono dei mercati Europei. Offerta buona per i grani di forza nostrani mentre cominciano a scarseggiare i “misti” nazionali; molini con un buon livello di copertura per grani di “qualità”. I grani di forza quotano sui 220-223 €/t (-1) reso destino mentre i “misti” valgono un 195 €/t; in flessione di 1 €/t anche l’Austriaco mentre si stabilizzano gli “spring” extra-EU.
FRUMENTO DURO
In assenza di aggiornamenti da Foggia (chiuso per festività), prosegue il riallineamento tra Milano (-2 €/t) e Bologna in un contesto di mercato ancora calmo e con limitato livello di scambi. L’offerta locale di qualità resta ampia mentre la domanda non cambia l’atteggiamento di attesa delle ultime settimane, sempre con attenzione alle imminenti scelte della Comunità a riguardo dei pesticidi. Qualche acquisto per l’export e mercato che si consolida come quotazioni con il Fino con 13% proteina che vale attorno ai 225-230 €/t partenza con i mercantili a sconto di 10 €/t e 20 €/t a seconda di caratteristiche merceologiche e tenore proteico. Assenza di nuovi scambi intra-EU e dall’estero.
MAIS
Non cambia il panorama che vede limitato interesse dal settore zootecnico che potendo coprire 12-18 mesi a futuro a prezzi vantaggiosi non vede ragione di accelerare gli acquisti di completamento sul pronto-breve termine. L’offerta resta presente ma fatica a trovare destinazione anche se si registra qualche vendita di rimpiazzo per ritardi di consegna di comunitario. Il mais “generico” subisce la pressione delle origini alternative ma tiene il prezzo di circa 175 €/t reso destino con il mais “con caratteristiche” a premio di un 4-5 €/t; invariati i comunitari “con caratteristiche” a 184-186 €/t arrivo e gli esteri a 177-178 €/t.
CEREALI FORAGGERI E OLEAGINOSE
Cereali foraggeri: da settimane il comparto vive una fase di rincaro dei prezzi dovuto all’influsso comunitario per gli orzi e dell’indebolimento dell’euro per i teneri, che vedono poca offerta di “vero feed” attingendo ai “misti” per uso umano. Il tenero reso destino vale un 188 €/t, gli orzi pesanti un 172-175 €/t e il sorgo bianco sui 170 €/t.
Oleaginose: la soia estera si consolida su valori di 377-382 €/t arrivo; la nazionale si apprezza di 3 €/t sull’Ager e di 5 €/t su Milano per un prezzo partenza che si attesta tra i 383 ed i 390 €/t.