FRUMENTO TENERO
Si è registrata staticità negli scambi che procedono molto a rilento e per volumi ridotti. A fronte di buona offerta (anche in specifiche) di grano di forza e panificabili superiori, si riscontra una limitata domanda che ne consolida i prezzi; più dinamico il mercato dei “misti” che trovano discreta domanda da parte dei molini con supporto esterno dal settore zootecnico. I molini comprano alla bisogna e sulle mercuriali le quotazioni vedono i grani di base “misti” sui 193 €/t arrivo con i “bianchi” a premio di un 5-7 €/t ed i grani di forza sui 220-25 €/t reso destino. In rialzo di 4 €/t il “generico” comunitario; stabili l’Austriaco e gli “spring” extra-EU.
FRUMENTO DURO
Passano le settimane ma sulle piazze locali la tendenza resta di staticità negli scambi con qualche sostegno dalla (probabile) domanda per l’esportazione e l’effetto deprimente di un settore pasta che rallenta l’attività di acquisto sia a livello locale che comunitario/estero. Il Sud rispetto al Nord, a parità di specifiche merceologiche e proteina, riconosce un 3-4 €/t in più su tutte le classi merceologiche per un prezzo del tipo Fino con 13% proteina che resta sui 223-227 €/t partenza; il buono mercantile a sconto di 10 €/t ed il mercantile ad ulteriore sconto di 10 €/t. Operatori distratti dal protrarsi delle “non decisioni” Comunitarie sui pesticidi e dai possibili effetti su un mercato che, al momento, permane non reattivo.
MAIS
La staticità nei consumi del settore zootecnico ed un elevato livello di scorte effettuate e mantenute in regime di mercato calante, condizionano il corso del mais nostrano. Nonostante una produzione Italia sui 5,6 mio/t (la peggiore in volume degli ultimi anni), lo scenario è di estrema calma con difficoltà a collocare anche la singola camionata. Il mais “generico”, in concorrenza con l’omologo comunitario, vale un 174-176 €/t arrivo, e quello “con caratteristiche” un 179-181 €/t; i comunitari arrivo “con caratteristiche” sui 184-186 €/t (+2) e l’estero un 177-178 €/t (inv).
CEREALI FORAGGERI E OLEAGINOSE
Cereali foraggeri: si registra un progressivo aumento delle quotazioni per il grano (+1 €/t) e l’orzo (+2 €/t) dovuto all’effetto domino di un mercato comunitario ben tenuto per i cereali a paglia zootecnici; anche il sorgo bianco (+2 €/t) beneficia di questo sostegno indiretto.
Oleaginose: la soia estera, prima del sensibile calo dell’euro, si rafforza di 1 €/t per un reso destino sui 377-382 €/t; la nazionale è ora allinea al Nord su valori di 380-385 €/t partenza.