FRUMENTO TENERO
Attività ridotta con la domanda dei molini poco presente sul pronto a fronte di un elevato livello di copertura per le tipologie di grano locali. La disponibilità di grani di forza consente acquisti di completamento a prezzi competitivi rispetto alle alternative comunitarie, mentre scarseggiano i panificabili ed i “misti” nostrani. In attesa di vedere l’evoluzione agronomica del nuovo raccolto, sulle borse merci si consolidano i prezzi della scorsa settimana con il “tipo Bologna” invariato sui 210-214 €/t arrivo; i “bianchi” si mantengono a sconto di 5-7 €/t e i teneri “misti poco sopra i 200 €/t; comunitari in lieve rialzo mentre scarseggia la disponibilità degli “spring” che valgono sui 275 €/t (+5) reso molino.
FRUMENTO DURO
L’andamento climatico favorevole fa stimare un raccolto 2018 con buone rese/ha ma l’incognita della proteina non preoccupa gli utilizzatori che da mesi si sono coperti con merce 2017 alto proteica locale e di importazione. Offerta ben presente ed eccedentaria rispetto alla richiesta molitoria con sentimento depressivo sulle piazze del Centro-Sud; la più parte delle scorte di fine campagna (proteiche) sarà presso i molini che potrebbero mantenere fino a oltre l’estate l’odierno atteggiamento di attesa. Il raccolto 2018 eccederà i 4 mio/t per un’ampia disponibilità in ogni regione almeno fino al Dicembre 2018. Oggi il tipo “Fino” al Nord si scambia sui 214 €/t (-1), con il Centro attorno ai 212 €/t e il Sud a attorno ai 209 €/t (-1); mercantili ormai alla fine con sconto di 7-10 €/t rispetto al Fino.
MAIS
Il repentino calo dell’euro si somma con uno scenario commerciale comunque tenuto per carenza di offerta di prodotto nazionale. Il risultato è un riflesso rialzisti, registrato su tutte le mercuriali del Centro-Nord, che però resta calmierato dal grado di copertura dei mangimifici e dall’offerta di prodotto “any origin” sia dai porti che dall’Europa. Il mais generico quota al Nord un 182-183 €/t (+1) arrivo ma il premio per il mais “con caratteristiche” non va oltre i 3-4 €/t.; l’origine Europa con “caratteristiche” costa un vale un 190 €/t (inv) reso e l’estera Mar Nero attorno ai 193-194 €/t (+2).
CEREALI FORAGGIERI E OLEAGINOSE
Cereali foraggeri: sempre ben tenuti ed al progressivo rincaro gli orzi che sono prevalentemente non-Italiani; il nazionale è entrato nella fase del “Non Quotato” ma i rimpiazzi comunitari fanno stimare una tenuta dei prezzi sul breve periodo. Teneri in consolidamento a ridosso dei 200 €/t con il sorgo bianco invariato a 184-186 €/t arrivo. Oleaginose: tiene sempre banco il clima avverso in Sudamerica per una tendenza della soia lievemente rialzista anche per effetto €/$. L’origine nazionale si apprezza e quota sui 390 €/t (+2) con l’estera a 387 €/t (+5).