FRUMENTO TENERO
Sulle borse merci si guarda con qualche apprensione climatica (caldo umido nel delicato momento di virata) al nuovo raccolto, mente sul pronto gli scambi sono limitatissimi e suggeriscono alle commissioni prezzi di non quotare le origini nazionali fatto salvo per l’Ager che si esprime solo per i grani forza confermando i valori della scorsa settimana sui 210-215 €/t reso molino. Decisamente più tenuti i prezzi delle alternative comunitarie che si rafforzano di un 2-3 €/t e fortemente al rialzo gli le origini estere “spring” che valgono un 280-285 reso destino.
FRUMENTO DURO
L’avvicinamento al salto di campagna procede senza sorprese con le quotazioni al Nord invariate e lievemente in calo al Centro. Al Sud si avvicina l’inizio della raccolta e sulle borse merci non si quota in attesa di avere evidenza di rese/ha e qualità. Scambi limitati con i molini all’acquisto per incrementare le coperture (a buon prezzo) e l’offerta meno propensa a collocare i lotti migliori timorosa che il prodotto 2018 possa essere meno proteico e salubre del 2017. Più che confermati stock finali oltre la media per un’attesa di apertura dei mercati con quotazioni future simili al “pronto” salvo sorprese. Il tipo “Fino” proteico vale arrivo sui 210-215 €/t; il mercantile a sconto di un 10-12 €/t.
MAIS
Continua il progressivo rafforzamento dei prezzi sia per carenza di prodotto nazionale “pronto” che per l’attesa di un raccolto 2018 simile al deludente (in volume) 2017. L’effetto cambio €/$ rende più costose le alternative comunitarie ed estere. Al Centro-Nord l’alternanza pioggia-sole garantisce un buon inizio di crescita e questo in parte compensa i fattori rialzisti. La domanda è assente sul pronto mentre c’è interesse per il nuovo raccolto e per coperture oltre il fine anno solare. Il prodotto nazionale reso Nord si consolida attorno ai 190 €/t (+2); il mais “con caratteristiche” sempre a premio di 4 €/t; il comunitario con caratteristiche a 195-198 €/t (+3) reso, e l’estero Mar Nero a 199-200 (+4) €/t.
CEREALI FORAGGIERI E OLEAGINOSEì
Cereali foraggeri: con l’orzo ormai introvabile sono i teneri, in lieve aumento, ed il sorgo bianco a dare segnali di cambiamento e sostegno dei prezzi: l’orzo è NQ, il sorgo bianco a 195-198 €/t reso ed il tenero a sempre più comunitario od estero tra i 200 ed i 210 euro/t. Oleaginose: soia che rientra nei prezzi per un assestamento dell’offerta estera che più che compensa l’euro debole. Fiducia per le odierne condizioni agro-meteo. L’origine nazionale quota un 383 €/t (-1) arrivo; l’estera poco meno di 380 €/t (-5).