FRUMENTO TENERO
Si conferma la tendenza delle ultime settimane con limitati scambi per i grani di forza e superiori; la domanda ha un livello di coperture sufficiente fino al salto di campagna. Più tenuti, causa limitata disponibilità, i “misti” che trovano richiesta sia alimentare che zootecnica. Le prospettive colturali in campo sono buone e questo stabilizza il mercato anche se il rischio “qualità” stimola scambi sul Luglio-Dicembre p.v. Invariate sulle piazze del Nord le quotazioni arrivo del “tipo Bologna”, che vale un 215-220; i “bianchi” restano a sconto di un 10-15 €/t, con i “misti” attorno ai 200 €/t. I rimpiazzi dall’Europa vedono i panificabile poco sopra i 190 €/t arrivo ed i grani di forza sui 215 €/t; gli “spring” invariati oltre i 260 €/t arrivo.
FRUMENTO DURO
Continua il periodo di calma piatta con discreto livello di offerta che fatica a trovare adeguata domanda. I trasformatori di grani di qualità hanno da tempo operato le dovute coperture fino all’estate p.v. mentre sul fronte dei grani “generici” o “basso proteici” l’attenzione è ormai rivolta al Luglio-Dicembre con pochi scambi di completamento sul pronto. Le quotazioni restano da Sud a Nord invariate con la sensazione di un mercato “arrivato” e che difficilmente recupererà terreno se non a fronte di seri problemi climatici da qui al raccolto; il “tipo Fino” proteico vale sui 225-230 €/t arrivo, con i mercantili a sconto di un 10-12 €/t.
MAIS
L’attività di scambio resta nella norma per il periodo con offerta presente e domanda che copre senza affanni il (poco) restante, anche in presenza di buona disponibilità di rimpiazzi comunitari ed esteri. Gli utilizzatori di granella si sono da tempo coperti ben oltre il 2018 anche per la certezza che buona parte della produzione Italia 2018 prenderà precocemente la via bio-energetica. In assenza di turbative sulle mercuriali si registra un lieve aumento causato dal perdurante “spread” con i cereali a paglia. Il “generico” quota sui 180-182 €/t (+1) arrivo e quello “con caratteristiche” sui a premio di un 3-5 €/t (+2). L’alternativa comunitaria con “caratteristiche” a 187 €/t (+2) con l’estera sui 189 €/t (+1).
CEREALI FORAGGERI E OLEAGINOSE
Cereali foraggeri: lo scenario per gli orzi (ancora disponibile l’Italiano) è turbato dagli equilibri Europei e si registra un’ulteeriore sensibile aumento per un prezzo arrivo oltre i 190 €/t (+5). Rallentano i grani teneri, sempre più “any origin”, che si confermano reso destino sui 192-198 €/t; il sorgo bianco sale a 182 €/t (+2).
Oleaginose: l’euro più debole ed i riflessi delle ultime statistiche mondiali e di possibili tensioni commerciali riducono lo spread tra la soia nazionale, a 390 €/t (+4) arrivo, e quella estera a 380-382 €/t (+10).