Caseari
L’ultima settimana monitorata non ha mostrato delle novità sull’andamento di mercato dei due grana a denominazione. Infatti, mentre i listini del Grana Padano Dop si sono mantenuti stabili, sono continuate le flessioni per il Parmigiano Reggiano Dop. Nello specifico, per ciò che quest’ultimo sulle piazze di Milano e Reggio Emilia tutte le varietà retrocedono i valori di 20 centesimi. Nella giornata di venerdì sulla piazza di Parma le perdite raggiungono i 30 centesimi al chilo. Nel complesso gli scambi rilevati nelle varie piazze sono stati per lo più calmi, senza segnalazioni particolari da parte della maggior parte degli operatori. Nessuna novità da evidenziare per lo zangolato che mantiene inalterati i valori di sette giorni fa. Relativamente alla materia prima si segnala un’intonazione negativa per il latte spot sia a Verona (40,0 euro al quintale) che Lodi (38,75 euro al quintale) comportando una flessione congiunturale rispettivamente del 1,2% e del 1,9%.
Avicunicoli
La seconda settimana di febbraio vede il prezzo medio nazionale dei conigli vivi scambiati all’origine interrompere la discesa. I listini medi nazionali si attestano ora a 1,78 euro al chilo. Scendendo nel dettaglio si nota come le piazze di Arezzo e Macerata proseguano tuttavia la discesa: Arezzo mostra un calo congiunturale del -4,37% e -4,23% per la categoria del leggero e del pesante rispettivamente, mentre Macerata, mostra una flessione del -5,21%. Per quanto riguarda i prezzi del macellato cunicolo si notano ancora cali diffusi sulle piazze rilevate, compresi tra il -1,98% e il -3,96%.
I prezzi medi nazionali delle uova di gallina fanno registrare un incremento rispetto alla scorsa settimana del +0,46%, trainati dalle piazze di Arezzo, Firenze, Forlì, Milano, Palermo, mentre risultano stabili le piazze di Padova e Verona Macerata e Treviso. Per quanto concerne gli altri animali da cortile vediamo come le faraone proseguono la discesa tipica del periodo successivo alle festività di fine anno (-0,36% congiunturale), mentre restano stabili anatre galline e piccioni. Il pollo mostra questa settimana una ripresa più interessante (+0,83% variazione congiunturale). Tale ripresa appare più evidente per il leggero (+0,94%) che per il pesante (+0,73%). Il tacchino fa registrare questa settimana contrazioni causate da un insieme di fattori, quali la scarsa domanda dall’estero, il fisiologico calo dei consumi nei primi periodi dell’anno e la concorrenza del pollo, ancora scambiato a prezzi bassi. Nello specifico vediamo i tacchini vivi all’origine scambiati al -2,66% su base congiunturale.
Bovini
La settimana in oggetto mostra variazioni minime o nulle nella maggior parte delle categorie di bovini vivi all’origine, e più diffuse, seppur ridotte per i principali tagli di carne bovina. Le manze da macello mostrano una minima contrazione congiunturale, del -0,07% su base media nazionale, trascinata al ribasso nello specifico dal -2,09% della frisona sulla piazza di Modena; Anche le vacche da macello non fanno registrare variazioni importanti, mostrando un -0,01% su base media nazionale.
Si nota come vitelloni e manzi da macello facciano registrare una variazione sensibile per Charolaise (-0,56% su Modena e -0,19% su Padova) e Limousine (-0,34% su Modena). Tori, scottona e vitelli non mostrano variazione alcuna nel complesso delle piazze e delle sottocategorie rilevate. La variazione maggiore tra i tagli di carne è quella del bovino adulto che fa registrare un -0,7% congiunturale nel complesso di piazze e categorie rilevate.
Suini
Mercati ancora in forte rialzo per il comparto dei suini d’allevamento. L’offerta dei suinetti risulta in contrazione sia in Italia che dall’estero anche per motivi stagionali. Tale dinamiche hanno comportato spiccati rialzi per i lattonzoli dai 15 ai 25 chili pari a 10 centesimi al chilo e pari a 5 centesimi per le categorie di peso maggiore. Risulta invece in flessione di 3 centesimi i magroni 100 chili.
Anche per le scrofe si rilevano valori in calo su tutti mercati, mantenendo comunque più che positivo il differenziale su base annua. Sul fronte dei suini da macello l’offerta risulta robusta sul mercato e a fronte di una domanda non particolarmente sostenuta generano flessioni intorno ai 19 millesimi per tutte le categorie del circuito non tutelano, mentre si contengono sui 14 millesimi i cali per il circuito tutelato.
Vino
La settimana appena trascorsa si è evidenziata per la totale immobilità dei listini medi rilevati. Il mercato risulta, ancora una volta, molto calmo con domanda debole, e acquisti per il breve termine gestiti con massima prudenza da parte degli operatori. La tendenza percepita è di leggero arretramento delle quotazioni.
Olio
La seconda settimana del mese di febbraio ha evidenziato una buona domanda e relativi discreti movimenti di prodotto, soprattutto rispetto alle settimane passate.
Si registra un incremento dei prezzi medi dell’extravergine di olive, che si attesta a 3,19 euro al chilo rispetto ai 3,08 di sette giorni fa. Le piazze maggiormente interessate da queste dinamiche sono state quelle del nord della Puglia. Sostanzialmente stabili i listini dell’olio vergine e del lampante.
Lievi recuperi si sono registrati invece per i prodotti rettificati sia di oliva che di sansa che si portano, rispettivamente, a 2,01 e 1,16 euro al chilo.
Nel segmento degli olii raffinati di semi si evidenzia l’incremento delle quotazioni medie dell’olio di arachide (1,74 euro al chilo) e l’olio di semi di mais, che fa segnare un +5% rispetto all’ultima rilevazione.
I prezzi dei prodotti agricoli del 17 febbraio
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