Avicunicoli, domanda fiacca
La ripresa dei consumi, attesa dopo la settimana di Ferragosto, fatica ancora a concretizzarsi. Le alte temperature registrate finora hanno frenato l’intero mercato avicunicolo, deviando l’orientamento del consumatore verso l’acquisto di generi di consumo diversi dalle carni. A causa del caldo si è registrato un rallentamento del tasso di crescita degli animali negli allevamenti, nonché qualche caso di moria. Con la pausa estiva tutte le piazze di scambio sono rimaste chiuse e, in assenza di contrattazioni, le quotazioni non hanno subito variazioni dalla prima settimana di agosto. La settimana entrante, con la riapertura dei mercati, vedrà la ripresa delle contrattazioni oltre che un ritorno a scambi più regolari.
Bovini, prezzi invariati
Con i centri di scambio ancora parzialmente chiusi e la pausa estiva appena terminata, il mercato bovino è rimasto per buona parte alla situazione di inizio mese. Quotazioni pressoché invariate a causa della mancanza di contrattazioni e volumi scambiati che ricalcano la norma per il periodo in corso. Una chiave di lettura più precisa sarà disponibile a partire dalla prossima settimana, quando con la riapertura dei mercati di riferimento, si tornerà ad uno scambio regolare e a listini aggiornati. Si segnalano variazioni di prezzo per vacche e manze, in diminuzione a Cremona e Vicenza; in progressiva diminuzione anche il valore dei baliotti, in calo dalla prima settimana di agosto; invariati gli altri prodotti a listino.
Suini, andamento diversificato
Il listino dei suinetti, elaborato in data 23 agosto, mostra una tendenza complessivamente in calo ad eccezione delle taglie dei 40 e dei 50 kg che risultano tendenzialmente stabili. Per i suini da macello invece, la tendenza si delinea in lieve rialzo: + 0,023 €/kg per il circuito non tutelato e + 0,02 €/kg per quello tutelato). I listini dei tagli, pubblicati come risultato della seduta del 24 agosto, mettono in evidenza il rialzo del lombo Bologna ed il calo del lombo Padova. Il busto con coppa risulta in calo mentre la coppa con osso registra una tendenza stabile. Le cosce per la produzione non tutelata risultano in aumento mentre per il prodotto tutelato il taglio più piccolo resta stabile, in rialzo il taglio più grande.
Cereali, rialzi in Italia, cali altrove
Nell'ultima rilevazione i listini del frumento tenero sono nuovamente aumentati in gran parte dei centri di scambio della penisola, mentre sui principali mercati a termine internazionali il trend rialzista sembra essersi momentaneamente esaurito. Nel corso della settimana la scadenza del Matif di settembre ha infatti perso oltre 10 €/t; presumibilmente, nonostante un raccolto mondiale inferiore alle aspettative, l'elevato livello degli stock non giustifica ulteriori rialzi dei prezzi. Quotazioni confermate per il grano duro in tutte le piazze di riferimento. Tra i cereali ad uso prevalentemente zootecnico si conferma la dinamica positiva dell'orzo, mentre il mais nazionale ha registrato dei leggeri ribassi in diverse aree del nord Italia.
Caseario, stabili le grandi Dop
Nel corso delle due settimane centrali di agosto molte commissioni non si sono riunite, pertanto per molti prodotti non ci sono state variazioni di prezzo. Comunque alla ripresa delle contrattazioni nel corso della settimana corrente le dinamiche evidenziate per i due formaggi grana a denominazione, Parmigiano Reggiano e Grana Padano hanno mostrato prezzi perlopiù stabili con scambi definiti nella norma. Limitatamente al Parmigiano Reggiano 18/24 mesi si rileva una maggiore movimentazione negli scambi con prezzi in recupero su Parma, Reggio Emilia e Mantova. Per quanto concerne il mercato delle materie grasse la ripresa delle contrattazioni mostra un mercato in ripresa con scambi buoni e valori in recupero sui 10 centesimi al chilo sia sulle piazze emiliane che lombarde.
Olio, bene l'extravergine
Nella quarta settimana di agosto, con la riapertura di alcuni mercati nazionali, il settore dell’olio d'oliva è stato caratterizzato da leggeri rialzi, in particolare per la qualità extravergine e vergine. Tali aumenti sono riconducibili al segno positivo delle quotazioni registrate sulle piazze pugliesi. Stabile il trend del lampante. Lievi assestamenti al ribasso del prezzo medio settimanale anche per il rettificato di oliva, stabile la sansa. Nessuna variazione di rilievo per gli oli di semi.
Vino, trend al ribasso
Alla riapertura dei mercati dopo la pausa estiva, il mercato nazionale dei vini comuni ha mostrato un trend di assestamento al ribasso. Per le denominazioni di origine, il mese di luglio è risultato mediamente in calo per entrambe le tipologie di prodotto.