Lattiero-caseari, grana ancora giù
Anche l’ultima settimana monitorata è stata segnata, come le precedenti ottave, da flessioni significative dei prezzi medi riguardanti i due formaggi grana a denominazione. Tutti i centri di scambio hanno registrato scambi rallentati con conseguenti erosioni nei listini soprattutto per le varietà più giovani. Per il Parmigiano Reggiano 12 mesi la settimana ha mostrato cedimenti diffusi su tutte le piazze di quotazione, mentre per le varietà 18 e 24 mesi questa Dop riesce a mantenere stabili i listini su Parma e Mantova.
Per ciò che concerne il Padano 4-12 mesi sulle piazze lombarde di Milano, Cremona e Mantova i corsi accusano retrocessioni di 5 centesimi, mentre le varietà più stagionate mostrano una parziale tenuta sulla piazza di Mantova. In controtendenza a questa delicata fase di mercato, appare il mercato delle materie grasse e del burro, per i quali la riapertura del canale Ho.re.ca ha stimolato gli scambi tra gli operatori evidenziando listini in ripresa su tutti i centri di quotazione.
Bovini, bene i vitelli baliotti
Mercato con poche novità per il comparto bovino. Ancora in recupero, anche se meno consistente rispetto alle scorse settimane, i valori dei vitelli baliotti. Le dinamiche mercuriali dei bovini da macello nel complesso appaiono pressoché stabili. Sul fronte dei tagli non si sono registrate particolari variazioni: il mercato è in affanno con consumi ancora piuttosto fiacchi.
Avicunicoli in ripresa
La settimana oggetto di rilevazione mostra un mercato in parziale ripresa, complice la riapertura del canale Horeca che stimola la domanda sia sul fronte del vivo che del macellato, per alcuni segmenti del comparto. Riguardo ai polli nei principali centri di formazione del prezzo nazionali a fronte di una tenuta sulla maggior parte delle piazze si rilevano incrementi sia a Treviso che Padova. Nel complesso i listini medi nazionali sia della categoria del pollo leggero che pesante mostrano una congiuntura positiva, mentre su base annua il differenziale mostra ancora segno negativo (polli leggeri -19,5%; polli pesanti -21,6%).
Continuano a manifestare segnali di debolezza le faraone e i tacchini. Anche per le galline le importati dismissioni messe in atto dagli operatori ha generato un esubero di offerta su alcuni centri di scambio con conseguenti flessioni nei listini, già posizionati su livelli inferiori rispetto ai valori dello scorso anno. Il mercato dei conigli vivi ha mostrato una buona impostazione nel corso della settimana per i quali i bassi livelli di prezzo raggiunti stimola la domanda da parte degli operatori. Sempre in flessione i prezzi delle uova per tutte le categorie rilevate.
Suini, stop alla caduta
Nella seconda settimana di giugno la filiera della suinicoltura ha voltato i suoi indicatori verso una complessiva stabilità per il segmento dei suini da macello, mentre per i suini da allevamento nel complesso il mercato appare ancora in sofferenza, con la prima quotazione in forte calo per i suinetti da parte della CUN, dopo due settimane di prezzo non formulato. Gli operatori sono in attesa dei numeri dei consumi estivi associati ai dati del turismo con il canale Horeca che fa fatica a riprendere pienamente i ritmi, dopo la chiusura forzata per il Covid 19. Relativamente all’ingrosso per la seconda settimana consecutiva non c’è movimentazione sui listini con una complessiva stabilità sia per i tagli destinati al consumo che quelli destinati all’industria.
Vino, regna la calma
Restano stabili i listini medi dei vini comuni rilevati sull’intero territorio nazionale. Sulla maggior parte delle piazze rilevate non ci sono nuove contrattazioni e continuano i ritiri su contratti effettuati in precedenza. Le precipitazioni atmosferiche dell’ultimo periodo stanno creando qualche problema per attacchi di peronospora. Si è evidenziata qualche grandinata, a macchia di leopardo, anche nelle province del sud della penisola.
Olio, variazioni minime
Si è registrato ancora qualche assestamento nei listini medi dell’olio extravergine di oliva in questa seconda settimana del mese di giugno. Ad un arretramento delle quotazioni registrate sulle piazze calabresi ha risposto un lieve incremento per il prodotto pugliese. Lieve ribasso per il prodotto vergine, contrazione riscontrata sempre in Calabria, stabile invece l’olio lampante.
Senza variazioni anche i listini degli olii raffinati di oliva e di sansa.
I prezzi dei prodotti agricoli del 15 giugno
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