Grano tenero, clima da fine campagna
Situazione di mercato che lentamente si porta all’ultimo trimestre di campagna con disponibilità di prodotto che si riduce ma anche con consumi (sempre) dettati dall’emergenza con difficoltà a pianificare oltre il breve termine. Marzo è anche mese di rinnovo contratti farine e le posizioni tra domanda e offerta al momento sono distanti. Grani di forza offerti ma con pochi scambi, “bianchi” ancora disponibili mentre i “misti” nostrani scarseggiano con il settore zootecnico sempre interessato. Il nuovo raccolto 2021 procede bene ma necessita di pioggia con l’aumento delle temperature. Prezzi: il “tipo” Bologna a 247 €/t reso molino. Panificabili quotati a sconto di 4-8 €/t; Comunitari in calo di 6-10 €/t ed esteri “tipo spring” più deboli.
Grano duro, domanda inferiore alle attese
Il panorama è immutato con la situazione interna che vede la conferma di minori consumi (rispetto alle attese) e una disponibilità che si riduce ma che oggi è più che sufficiente a coprire sia la domanda “sul pronto” che quella sull’ultimo trimestre di campagna; i molini sono poco propensi ad allungare le scorte, che si mantengono “de facto” sufficienti a causa del minore utilizzo finora registrato. Le prospettive di utilizzo estivo, i positivi progressi colturali e gli echi internazionali al momento pongono gli acquisitori in posizione di attesa, ma l’equilibrio resta labile e legato all’evoluzione agronomica in campo da qui a Giugno. Prezzi: invariati da Nord a Sud con in “Fino” nazionale sui 300 €/t al Sud e sui 295-300 €/t al Centro-Nord.
Mais "depresso"
La forbice “consumi-rimpiazzi” continua a deprimere il panorama maidicolo. I consumi si stabilizzano, con riflessi calmieranti dai cereali a paglia, e l’offerta comunitaria ed estera torna a farsi sentire anche se compensata dall’euro debole. La perdurante incertezza limita la domanda sul pronto con maggiore interesse sul medio termine “al ribasso”, se si confermeranno le semine Italia. Il mais con caratteristiche” reso Nord-Ovest a 229 €/t e 234 €/t (-1) reso Nord-Est con il “generico” a sconto di 1-2 €/t; Comunitari ed esteri sul pronto in calo di 1-2 €/t.
Cereali foraggieri e oleaginose... la solita soia
Italia Cereali foraggieri: domanda in generale meno marcata e crescente pressione dell’offerta di orzi comunitari calmierano le piazze. Sorgo ormai introvabile, orzi che cedono ulteriori 1-3 €/t e teneri in calo di 2-4 €/t. Oleaginose: in un contesto di volatilità e cambio €/$ sfavorevole, la soia “any origin” si apprezza di un 7-14 €/t; quella nazionale di un 25-40 €/t a causa della scarsa disponibilità residua.