La riapertura delle Borse Merci nazionali dopo la pausa estiva ha messo in evidenza tra le materie prime utilizzate per l’alimentazione zootecnica un aumento dei prezzi del grano tenero foraggero e, soprattutto, della soia di provenienza estera, sostenuta in particolare dal rafforzamento del dollaro rispetto all’euro. Leggero aumento, sebbene limitato alla piazza di Bologna, anche per l’orzo. Tra i cereali foraggeri si sono registrate le prime quotazioni della nuova annata per il sorgo, attestato a ridosso dei 360 €/t, in calo del 4% rispetto all’ultima quotazione dell’annata 2021/2022, ma più alto del 47% rispetto ad un anno fa. Dopo i ribassi della settimana di ferragosto, sulle principali Borse Merci estere l’andamento è stato in rialzo sia per il mais che per la soia.
La soia cresce a doppia cifra
Tra i semi oleosi, aumenti a doppia cifra si sono registrati per la soia di provenienza estera quotata nei listini delle principali Borse Merci. A Milano i prezzi sono saliti di 30 €/t rispetto alla rilevazione della settimana 8-12 agosto, raggiungendo i 670-700 €/t (franco arrivo), un livello superiore del 33,4% rispetto allo scorso anno. Non quotata la soia di origine nazionale in attesa del prossimo raccolto. Forte progressione anche sui mercati esteri: a Chicago le quotazioni hanno chiuso la settimana riportandosi sulla soglia dei 16 dollari per bushel (16,05 dollari per bushel pari a 595 €/t), guadagnando il 7,8% rispetto a sette giorni prima.
La siccità spinge all'insù i semi di colza
Volgendo lo sguardo sempre ai mercati esteri, settimana con il segno “più” anche per i semi di colza, spinti al rialzo dai timori che le condizioni di deficit idrico che si registrano in Europa possano aver impattato sulla produzione. Al Matif Euronext le quotazioni si sono attestate sui 629,25 €/t, in rialzo di 27,75 €/t rispetto alla settimana precedente.
Le farine proteiche puntano verso l'alto
Tra le farine proteiche, prezzi all’ingrosso in aumento per la farina di soia (a Bologna +5 €/t per l’estera, +10 €/t per la nazionale). Lievi rialzi (+2 €/t) per la farina di girasole e la farina di colza.
Grano tenero, +40% rispetto a un anno fa
I timori per il raccolto del mais forniscono sostegno indiretto alla domanda di grano tenero foraggero, il cui prezzo ha messo a segno alla Borsa Merci di Bologna un rincaro di 5 €/t rispetto all’ultima rilevazione prima della pausa estiva. I valori attuali, pari a 375-380 €/t (franco arrivo), mantengono una crescita superiore al +40% rispetto alla scorsa annata.
L'orzo guadagna altri 3 euro la tonnellata
I rialzi hanno interessato anche l’orzo scambiato alla Borsa bolognese, con un + 3 €/t rispetto alla rilevazione precedente e prezzi attestati sui 331-336 €/t (franco arrivo), il 43% in più su base annua.