Caseari
Settimana segnata da una sostanziale stabilità dei prezzi per entrambi i formaggi grana a denominazione su tutte le principali piazze emiliane e lombarde. Gli scambi sono stati definiti dagli operatori, normali per il periodo considerato, con una propensione comunque ad una situazione più calma rispetto alle settimane scorse. Anche in questa settimana non si rilevano particolari variazioni di prezzo per gli altri prodotti caseari, ad eccezione di alcuni formaggi della piana cuneese per i quali si rilevano rettifiche nei valori, alla stessa stregua di quanto avvenuto nella scorsa settimana. Quotazioni inchiodate sui precedenti valori anche per tutte le materie grasse, dopo i ribassi attuati nel mese di marzo. Prosegue invece la fase ribassista dei prezzi del latte spot sia a Verona (-1,3% variazione congiunturale) che a Lodi (-1,9% variazione congiunturale), mantenendosi comunque su valori nettamente superiori rispetto ai prezzi dello scorso anno.
Suini
La tendenza dei suinetti estrapolata dalla seduta del 19 aprile risulta stabile per le pezzature più piccole, mentre per le altre pezzature (mediane e pesanti) risulta in rialzo. Relativamente ai suini da macello la tendenza risulta complessivamente in rialzo, sia per le pezzature destinate al circuito tutelato sia per quelle destinate al circuito non tutelato. Il prezzo della taglia classica destinata al circuito tutelato si attesta a 1,331 euro al chilo. Riguardo ai tagli della carne suina si registra un rialzo per tutte le categorie dei lombi ed una quotazione stabile per le pezzature delle cosce, mentre coppe e spalle marcano un rialzo nelle loro quotazioni.
Bovini
L’ultima settimana monitorata è stata caratterizzata da variazioni contenute sui mercati dei bovini per i principali prodotti. Le manze da macello non hanno avuto variazioni su base congiunturale; le vacche da macello hanno registrato una variazione in rialzo del +0,2% rispetto alla scorsa settimana. I vitelli da macello sono saliti del +0,17%, mentre le carni di vitello sono hanno recuperato lo 0,22% rispetto alla scorsa settimana. Quest’ultimo prodotto si colloca su livelli di prezzo inferiori rispetto alla stessa settimana dello scorso anno (-3,82% variazione tendenziale)
Avicunicoli
Il mercato degli avicunicoli ha registrato questa settimana alcune variazioni degne di nota: i polli proseguono la salita registrando una variazione in aumento del +2,32% rispetto alla scorsa settimana e attestandosi a valori inferiori del -2,89% rispetto alla stessa settimana dello scorso anno. Tale variazione è pressoché uniforme nelle categorie leggero e pesante. I tacchini sono stati scambiati per valori superiori del +1,43% rispetto alla scorsa settimana. I tacchini di taglia media hanno trainato maggiormente questa variazione.
Vino
Non si sono osservate variazioni di rilievo sia sotto il profilo degli scambi che delle quotazioni per il mercato dei vini sia comuni sia IGT. La stabilità dei prezzi osservatasi è imputabile ad un mercato tendenzialmente calmo con scambi ridotti.
Olio
Nella terza settimana di aprile si è osservata una generale stabilità dei prezzi medi degli oli di oliva nazionali a causa di un mercato tendenzialmente calmo. Non sono state riscontrate variazioni significative nelle quotazioni degli oli vergini e lampanti, di contro si è avuto un leggero calo dei prezzi dell’olio extravergine a causa di una domanda poco attiva. Restano stabili le quotazioni delle DOP e IGP.
Sul mercato all’ingrosso si è osservata una lieve flessione dei prezzi del raffinato di oliva e del raffinato di sansa. Continua il trend a rialzo del prezzo degli oli di semi di arachide sulla piazza di Genova imputabile ad una domanda più sostenuta di prodotto, mentre resta calmo il mercato dell’olio di mais e di girasole.
I prezzi dei prodotti agricoli del 22 aprile
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