Avicunicoli, pollo su, galline giù
Nel corso della settimana si è osservato un rinnovato interesse per il pollo, principalmente per petti e busti leggeri, a discapito dei cosciotti che, nel complesso, perdono qualche valore. Le aspettative per la settimana entrante guardano a una possibile stabilità, anche in virtù dei numeri e dei pesi registrati sotto la norma. In calo le quotazioni delle galline, che stanno attraversando un periodo di consumi domestici minimi e cercano sbocco sul mercato estero come prodotto congelato dove tuttavia i prezzi di vendita risultano nettamente inferiori a quelli nazionali. Resta invariato il consumo di faraone nel Paese, tuttavia, la buona programmazione degli accasamenti, consente addirittura di spuntare qualche centesimo sui prezzi. Situazione invariata anche per i tacchini che fanno registrare ancora un andamento rialzista per la fesa, preferita agli altri tagli. Consumi minimi si registrano anche per i conigli, il cui mercato sta attraversando un periodo di grande affanno. Mercato cedente per le uova che stanno provando faticosamente a mantenersi sui valori raggiunti.
Bovini, bene i vitelli
Il mercato si è mostrato più dinamico nell’ultima settimana, con aumenti diffusi soprattutto per vitelli da ristallo sia maschi che femmine; rimane sostenuta anche la richiesta di vitelli da macello e vitelloni, soprattutto per le razze pregiate da carne, italiane ed estere. Battuta d’arresto per i vitelli baliotti che, dopo settimane consecutive di rialzi, sembrano aver raggiunto il picco delle quotazioni. Mercati piemontesi vivaci e con buona presenza di capi; per i vitelloni, maschi e femmine, sebbene la richiesta sia sempre superiore all’offerta, si assiste ad un calo dei mercuriali, deciso in Commissione da una parte dei compratori. Situazione diametralmente opposta per il comparto all’ingrosso, dove si registrano cali per le carni di vitello e vitellone, invariati gli altri prodotti a listino.
Caseario stabile
Dopo settimane di mercato sostenuto lo zangolato registra un andamento all’insegna della stabilizzazione, con quotazioni pressoché invariate sulla maggior parte dei centri di scambio. Sulla Borsa di Modena il prezzo è stato adeguato a 3,58 euro al chilo uniformandosi alla piazza di Parma e Reggio Emilia. Stabili i listini a Mantova e Milano. Anche per le altre materie grasse non si rilevano scostamenti degni di nota. L’unica variazione riguarda la crema di latte in flessione di 4 centesimi a Milano, quotata 2,92 euro al chilo. Sul fronte dei due formaggi grana a denominazione il Parmigiano Reggiano Dop mantiene gli scambi nella norma con prezzi in tenuta su tutte le Borse merci. Alla stessa stregua il Grana Padano Dop mantiene ancorati i listini sui valori della precedente settimana con scambi considerati nella norma.
Cereali, partenza ad handicap per l'orzo
L’ultima rilevazione ha sancito l’inizio della commercializzazione dell’orzo del nuovo raccolto in diverse piazze del centro nord, con prezzi d’esordio decisamente inferiori rispetto a quelli registrati nelle scorse settimane e riferiti al prodotto del 2017. Tutto invariato per i frumenti nazionali, mentre si vanno progressivamente intensificando le operazioni di raccolta del grano duro negli areali vocati del meridione. I listini dei semi di soia sono ulteriormente diminuiti in tutti i centri di scambio monitorati, sulla scia dei forti ribassi osservati nei principali mercati internazionali. Tale dinamica è da ascrivere alle recenti tensioni commerciali tra Usa e Cina, dopo la dichiarazione del paese asiatico di voler applicare dazi all’import del 25% su diversi prodotti agricoli statunitensi, tra cui la soia. Quotazioni in lieve flessione anche per il mais.
Suini, cresce il valore per quelli da macello
L’ottava esaminata dalla Cun dei suini da macello conferma la tendenza al rialzo sia per i tagli del circuito tutelato che per quelli del circuito tutelato. L’andamento vede ancora la domanda dei suini grassi che ha influito notevolmente sui prezzi. Questa settimana ha visto la sospensione ufficiale della rilevazione anche della Sala di Contrattazione di Milano l’ultima che era ancora formalmente aperta. Si conferma invece la flessione, per fattori legati alla stagionalità del prodotto dei suinetti che si concentra nelle taglie tra i 20 e i 65 kg. Tendenza confermata nelle quotazioni della Cun suinetti. I listini della Cun tagli registrano infine un leggero aumento.
Olio in ripresa
Nella seconda settimana del mese il mercato nazionale alla produzione dell’olio di oliva si è confermato in rialzo. I due punti in più per l’extra sul prezzo medio settimanale sono da ricondursi alla variazione avvenuta nel foggiano. Prezzi invariati per il prodotto di qualità sulle altre piazze monitorate. Trend in positivo anche per il vergine per gli aumenti registrati sulle piazze pugliesi. Stesso andamento per il lampante, che guadagna fino a 10 centesimi sulla piazza di Gioia Tauro ed in Puglia. Invariato il mercato degli oli Dop ed Igt. Tendenza al rialzo confermata anche per il comparto dei raffinati, in particolare per il rettificato di oliva. Mediamente in flessione il rettificato di sansa per un calo imputabile alle quotazioni settimanali registrate sulla piazza di Foggia. Per gli oli di semi, unica variazione rilevata per la categoria vari che perde 2 centesimi su entrambe le piazze di Genova e Milano.
Vino in rialzo
Nella seconda settimana del mese, in lieve rialzo si è mostrato il mercato nazionale dei vini bianchi comuni, a fronte di una buona richiesta sulla piazza di Roma. Stabile la tipologia dei rossi e rosati. Di contro, per gli Igt è risultato più calmo l’andamento per i bianchi mentre i rossi e rosati hanno registrato una leggera ripresa delle quotazioni medie, riconducibile ad un mercato interessato sulla piazza di Roma oltre che alla ridotta offerta del prodotto toscano, osservata già nelle settimane precedenti.