Avicunicoli
Nella settimana in oggetto i prezzi all’origine di carni cunicole hanno mostrato una ripresa del +1.27% su base congiunturale, mentre sul fronte delle quotazioni a peso vivo i valori si mantengono stabili. Anatre, faraone sono state scambiate sui medesimi valori collocandosi comunque al di sotto dei valori registrati nella medesima settimana dello scorso anno. In buona vista il mercato dei polli, che salgono questa settimana del +3,04%. Il mercato delle galline ha mostrato stabilità per gli animali pesanti, mentre quelli di taglia media scendono nettamente sulle piazze di Perugia, Treviso e Verona. Una lieve perdita di terreno per il prezzo delle uova di gallina, con una variazione congiunturale negativa 1,14%.
Caseari
L’apertura del mese di aprile segna per tutte le più importanti piazze, un andamento pressoché stabile sia per le quotazioni dei formaggi grana a denominazione, che per le materie grasse che ricalcano i valori della precedente ottava. A detta degli operatori gli scambi vengono definiti calmi. In merito al latte spot le quotazioni riportate dalla borsa merci di Cremona confermano sia per prima che per la seconda quindicina di marzo la tendenza al ribasso manifestata nel corso delle settimane precedenti anche dalle piazze di Verona e Lodi, precedenti. I listini medi si collocano sui valori di 40,50 euro al quintale (-3,6% variazione rispetto al mese precedente).
Bovini
Manze e vacche da macello hanno entrambe mostrato un leggero innalzamento del prezzo di scambio rispetto alla scorsa settimana, rispettivamente del +1,11 e del + 1,9%. Vitelli, vitelloni e manzi hanno mostrato sostanziale stabilità su base congiunturale, restando ancora nettamente al di sotto delle quotazioni registrate durante la stessa settimana dello scorso anno. Il mercato delle carni ha manifestato quotazioni invariate rispetto alla scorsa settimana per bovino adulto, vitello e vitellone. Le stesse categorie restano al di sotto dei valori registrati nella stessa settimana del 2018, rispettivamente del -3,63%, -2,3% -7,46%.
Ovini
Il mercato all’origine degli ovi-caprini, nella prima settimana di aprile, mostra segnali di ripresa nelle quotazioni sulla quasi totalità dei centri di scambio. Le quantità domandate di prodotto, infatti, grazie all’avvicinarsi delle festività pasquali, si incrementano notevolmente spingendo verso l’alto le quotazioni. Nell’areale sardo queste dinamiche di mercato sono spiccatamente più marcate in questo periodo, infatti, le quotazioni degli agnelli mostrano un significativo incremento dei listini. Dinamiche positive anche nel resto della penisola con quotazioni che, in tutti i mercati, tendono a salire.
Olio
Nella settimana dal 1 al 7 aprile si è osservato un andamento del mercato costante con lievi assestamento a ribasso delle quotazioni per l’olio extravergine e vergine mentre per il lampante si è rilevato un ribasso del 2% rispetto alla precedente settimana a causa di un mercato poco attivo. Sono rimasti stabili i prezzi sia delle DOP sia degli oli Igt. Per il mercato dell’ingrosso si è osservato un lieve ribasso dei prezzi medi dell’olio raffinato di oliva e raffinato di sansa rispetto alla precedente settimana. Continua il trend a rialzo per il prezzo degli oli di semi di arachide, mentre per il mais si è avuto un lieve calo delle quotazioni sulla piazza di Roma. Non si sono osservate variazioni di rilievo per il mercato dell’olio di girasole
Vino
Nella prima settimana di aprile si sono mantenute stabili le quotazioni dei vini comuni e dei vini Igt sia bianchi sia rossi e rosati, a causa di una domanda poco attiva. Anche per le Doc il mercato è risultato lento e con poche variazioni rispetto al precedente mese. Lievi aumenti di prezzo si sono osservati solo per il Nuragus di Cagliari e il Roero Arneis, tra le Doc bianche e per l’Etna, tra le Doc rossi e rosati, in seguito a una maggiore richiesta da parte della domanda
I prezzi dei prodotti agricoli dell’8 aprile
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