Prosegue la corsa della soia di provenienza estera quotata nei listini delle principali Borse Merci nazionali. Il mercato continua a essere condizionato dai rialzi delle quotazioni che caratterizzano l’attuale scenario internazionale, conseguenza sia della revisione al ribasso delle stime sui raccolti sudamericani sia degli elevati costi della logistica. In linea con l’ulteriore aumento osservato a Chicago, anche i prezzi della farina di soia hanno registrato un nuovo apprezzamento. Si conferma, invece, la fase di debolezza per i cereali foraggeri, con ribassi, seppur non accentuati, sia per il grano tenero che per orzo e sorgo.
Soia estera ogm ai livelli di quella nazionale
Nuovi forti rincari si sono osservati per i prezzi dei semi di soia di provenienza estera: a Bologna si è registrato un incremento settimanale di 25 €/t ed i valori hanno raggiunto i 626-630 €/t (franco arrivo), azzerando praticamente il differenziale rispetto al prezzo della soia nazionale no ogm. Quest’ultima, infatti, si è portata sui 626-629 €/t (franco partenza), guadagnando 12 €/t rispetto alla settimana precedente. Per entrambe la crescita su base annua è del +25%.
Oltreoceano, un’ulteriore progressione delle quotazioni si è avuta alla Borsa di Chicago (+1,9% su base settimanale), con i valori tornati a sfiorare in chiusura di settimana i 16 $ per bushel (pari a 513 €/t), sulla scia delle revisioni al ribasso della produzione di soia del Brasile sia da parte dell’Usda (Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti) che del Conab (Agenzia Nazionale per la fornitura di dati statistici del Brasile). L’Usda ha tagliato le proprie stime per il raccolto brasiliano nell’annata in corso dai 139 milioni di tonnellate di gennaio ai 134 milioni di tonnellate di febbraio. La produzione brasiliana è stimata però su in livello ancora inferiore dal Conab, che prevede un output di “soli” 125 milioni di tonnellate, rispetto alla stima precedente di 140 milioni di tonnellate.
Anche la farina di soia si impenna
La tensione sui listini continua a coinvolgere anche la farina di soia. A Bologna i prezzi all’ingrosso della farina proteica estera sono saliti di 22 €/t rispetto alla settimana precedente, portandosi sui 555 €/t (franco arrivo), un livello superiore del +10% rispetto a un anno fa. Segnali di rialzo per la farina di girasole integrale, per via della minore disponibilità presso gli oleifici. Alla Borsa Merci di Torino i prezzi si sono portati sui 298-303 €/t (franco arrivo), in crescita di 3 €/t rispetto a sette giorni prima. Il confronto con lo scorso anno è però negativo (-4,6%). Variazioni limitate anche nei listini della farina di colza: a Milano i prezzi si sono attestati sui 424-427 €/t (-0,6%, franco arrivo). Rispetto ad un anno fa i prezzi attuali sono più alti del 14%.
Cereali foraggeri più "freddi"
La settimana ha visto prevalere il segno “meno” nei listini dei cereali foraggeri, sebbene i cali siano stati di moderata entità. Il grano tenero foraggero ha perso 3 €/t a Bologna, scendendo sui 312 €/t (franco arrivo). Resta ampia, però, la crescita rispetto all’annata scorsa, nell’ordine dei 25 punti percentuali. Calo settimanale di 5 €/t per l’orzo nazionale (292-296 €/t, franco arrivo) mentre una maggiore stabilità è prevalsa per il sorgo nazionale, in calo marginale a Milano (-2 €/t). Sia orzo che sorgo rimangono ben al di sopra dei prezzi di dodici mesi fa, con un aumento pari rispettivamente a +37% e +30%.