Stabili burro e formaggi, in ribasso gli oli Dop

prezzi dei prodotti agricoli del 27 gennaio 2019
Le quotazioni rilevate da Ismea nella settimana dal 21 al 27 gennaio 2019 evidenziano una stabilità nei prezzi della materie grasse. Sul fronte dei due grana nazionali prosegue l’andamento rialzista dei listini, meno bene il mercato degli oli Dop e degli avicunicoli

Caseario

Per tutte le materie grasse la settimana si mostra all’insegna della stabilità, dopo un periodo di costanti flessioni nei listini. Gli scambi vengono definiti nella norma, con prezzi ancorati sui precedenti valori. Nello specifico per lo zangolato le quotazioni sono rimaste invariate, con un prezzo medio che si attesta a 1,85 euro al chilo su tutte le piazze emiliane. Anche a Cremona listini stabili per il burro pastorizzato (3,45 euro al chilo).
Sul fronte dei due grana nazionali, prosegue il l’andamento rialzista dei listini anche nel corso dell’ultima ottava rilevata. Il Grana Padano Dop realizza incrementi omogenei pari a 5 centesimi al chilo su tutte le piazze e per tutte le varietà. I prezzi medi nazionali si attestano sui 7,80 euro al chilo per la varietà più giovane e sugli 8,68 la varietà più stagionata. Anche per quanto riguarda il Parmigiano Reggiano Dop, si registrano recuperi sui vari centri di scambio e per tutte le stagionature monitorate. Unica eccezione si evidenzia sulla piazza di Parma dove i listini vengono confermati sui medesimi valori.

Avicunicoli

Anche quest’ultima settimana ha registrato consumi di pollo contenuti. Contestualmente la macellazione è risultata regolare. Tuttavia, sugli attuali valori di scambio gli operatori hanno cercato di resistere senza praticare sostanziali riduzioni dei prezzi. Anche per i tacchini nella settimana monitorata i consumi sono in diminuzione. Gli operatori hanno, pertanto, adeguato al ribasso le quotazioni. Appare più dinamico il mercato delle galline, con consumi domestici più sostenuti per quanto riguarda entrambe le tipologie (rosse e bianche). Il mercato si trova in una situazione di equilibrio con quotazioni stabili. Per i conigli si è registrato nel corso dell’ultima settimana una domanda in ulteriore rallentamento per quel che concerne il macellato, l’entrata del mercato in una fase eccedentaria provocherà sicuramente ulteriori ribassi dei prezzi.

Bovini

Nel corso dell’ultima settimana per i bovini da macello l’andamento del mercato è risultato generalmente calmo. Sulla piazza di Modena i valori dei bovini da macello appaiono totalmente stabili per tutti i prodotti. Anche sugli altri centri di scambio il mercato è all’insegna della stabilità con listini inchiodati sui medesimi valori della settimana precedente. A detta degli operatori la domanda appare fiacca con probabili ritocchi nei valori per le successive settimane.

Suini

La tendenza dei suinetti fissata nella seduta del 24 gennaio risulta stabile per la pezzatura più piccola e per quelle più grandi, mentre risulta in rialzo tra i 15 kg. e 50 kg. Relativamente ai suini da macello la tendenza risulta essere in rialzo sia per i suini destinati al circuito DOP che quelli non destinati con la taglia 160/186 kg. in aumento di quasi 2 centesimi. Per quanto riguarda i tagli della carne suina risultano in aumento i lombi, mentre tutto il resto dei tagli risulta stabile.

Olio

Sul mercato all’origine la settimana ha visto una ripresa delle quotazioni per gli oli di origine calabra a causa dei minori quantitativi commercializzati, i rialzi hanno interessato tutte le tipologie considerate (extravergine, vergine e lampante). Per gli oli Dop invece gli scambi sono avvenuti a rilento a causa di una domanda poco attiva e le contrattazioni si sono concluse sulla base di prezzi tesi al ribasso. Sul mercato all’ingrosso si è osservato un leggero aumento delle quotazioni per l’olio raffinato d’oliva. In particolare sulla piazza di Firenze gli scambi sono avvenuti a ritmi sostenuti ed i prezzi medi hanno teso al rialzo. Per l’olio raffinato di sansa invece il mercato è risultato stabile.

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Stabili burro e formaggi, in ribasso gli oli Dop - Ultima modifica: 2019-01-29T16:03:17+01:00 da Redazione Terra e Vita

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