La seconda settimana di luglio ha mostrato dei segnali di aumento per i prezzi dell’orzo e della soia, pur restando entrambi in forte calo rispetto alla scorsa annata. A sostenere la soia sono state ancora le quotazioni elevate registrate sulle piazze internazionali. Con il procedere della raccolta e la conferma di un calo dei pesi specifici, per l’orzo sono state le varietà pesanti a mettere a segno un rialzo settimanale. Prosegue, intanto, la flessione delle quotazioni del grano tenero foraggero, che nell’arco di due settimane hanno ceduto oltre 20 €/t. Diminuzioni consistenti rispetto alla prima settimane del mese si sono osservate per le farine proteiche.
Orzo, sale quello pesante
Nel comparto dei cereali foraggeri, sostanziale tenuta per le quotazioni dell’orzo nazionale. Rispetto alla settimana precedente non si registrano variazioni, a differenza dell’orzo pesante sulla piazza di Bologna, che fa segnare un rincaro di 3 €/t, salendo sui 193-198 €/t (franco arrivo), un livello che è però più basso di quasi il 40% rispetto alla scorsa annata. Ancora non quotato il sorgo, in attesa del nuovo raccolto.
Grano tenero, altri ribassi
In uno scenario di inizio campagna che per i grani teneri nel complesso è stato improntato alla stabilità e in attesa di avere un responso su rese e qualità del prodotto, la seconda settimana di luglio conferma i ribassi per il grano tenero a uso zootecnico: a Bologna le quotazioni hanno perso 10 €/t, scivolando sui 222-240 €/t (franco arrivo). Rispetto ad un anno fa, la riduzione è del 35% circa.
La soia si riporta sui 500 euro la tonnellata
Si è osservata un’ulteriore salita del prezzo della soia quotata sulla piazza di Bologna, ancora sulla scia dei rialzi registrati a livello internazionale la settimana precedente. La soia di provenienza estera si è riportata su un prezzo medio di 500 €/t (franco arrivo), guadagnando 7,50 €/t su base settimanale. Meno accentuato il rincaro per la soia nazionale (+3 €/t). I prezzi della soia estera sono, invece, rimasti stabili sulla piazza di Milano, registrando un calo (-5 €/t) per la soia nazionale. Alla Borsa di Chicago, le quotazioni dei futures della soia hanno chiuso la settimana a ridosso dei 15 dollari per bushel (pari a 490 €/t), beneficiando delle incertezze climatiche che persistono sul prossimo raccolto americano.
Farine proteiche, ribassi generalizzati
Tra le farine proteiche, dopo i rialzi della prima settimana di luglio tornano in discesa le quotazioni per la farina di soia. A Bologna come a Milano i prezzi scendono in valore assoluto rispettivamente di 10 €/t e 5 €/t. Prezzi in calo anche per la farina di colza, che a Milano cede 8 €/t rispetto alla settimana precedente, portandosi sui 359-369 €/t (franco arrivo). Completa lo scenario di ribassi la farina di girasole integrale, con flessioni settimanali a Bologna e Milano rispettivamente di 3 €/t e 10 €/t.