Tra le materie prime utilizzate per l’alimentazione zootecnica sono proseguiti nella terza settimana di luglio gli aumenti dei prezzi dell’orzo e della soia. Torna in rialzo, dopo tre settimane di cali, il grano tenero foraggero, condizionato anche dalle tensioni legate al mancato rinnovo dell’accordo sull’export di cereali ucraini attraverso il Mar Nero. Tra le farine proteiche, rialzi settimanali per la farina di soia, mentre un ulteriore ribasso ha interessato sia la farina di girasole integrale che di colza. Segno “più” per il girasole proteico.
Orzo, la salita prosegue
Nel comparto dei cereali foraggeri, l’orzo nazionale ha registrato un’ulteriore leggera crescita settimanale. Sulla piazza di Bologna, l’orzo nazionale pesante ha riguadagnato la soglia dei 200 €/t (franco arrivo), 4 €/t in più rispetto alla settimana precedente. Analogo rialzo si è osservato per l’orzo di provenienza comunitaria. I prezzi attuali dell’orzo nazionale restano comunque distanti dai livelli dello scorso anno, più bassi del 39%.
Il grano tenero sfiora il +6% in una settimana
Torna in aumento il grano tenero ad uso zootecnico, che sulla piazza di Bologna cresce del 5,8% settimanale, portandosi sui 232-257 €/t (franco arrivo). Il confronto su base annua restituisce una variazione negativa del -33%; tuttavia i prezzi attuali rimangono più alti dell’8,7% rispetto a due anni fa. Ancora non quotato il sorgo, in attesa di nuovo raccolto.
Soia, altri rincari
L’andamento del mercato delle proteoleaginose ha risentito sia del mancato accordo sull’export ucraino, sia dei timori per la situazione di carenza idrica che si registra in Nord America. I prezzi della soia quotata in Italia hanno messo a segno un ulteriore rincaro settimanale. A Bologna sia la soia nazionale sia la soia di provenienza estera hanno subìto un aumento di 3 €/t, salendo rispettivamente sui 478-503 €/t (franco partenza) e sui 498-508 €/t (franco arrivo), un livello che è però più basso di oltre il 20% rispetto ad un anno fa.
Farina di soia, alta volatilità
Tra le farine proteiche, si conferma l’attuale fase di volatilità per la farina di soia. A Milano, dopo le diminuzioni della scorsa settimana, la farina proteica ha guadagnato 18 €/t, portandosi a ridosso dei 525 €/t (franco arrivo).
Farine di girasole e di colza in discesa
Andamenti opposti nel mercato della farina di girasole, dove all’ulteriore discesa del girasole integrale (-5 €/t a Torino), anche per una maggiore offerta, si è contrapposto l’aumento della farina di girasole proteico (+10 €/t), anche per le tensioni conseguenti al blocco russo all’export del Mar Nero. Si conferma in calo la farina di colza, che a Milano cede 6,50 €/t rispetto alla settimana precedente, portandosi sui 355-360 €/t (franco arrivo), in calo di quasi il 10% rispetto a un anno fa.