Tra le materie prime utilizzate nell’alimentazione zootecnica, tornano in quotazione i semi di soia nazionale, attestati sulla soglia dei 435-440 €/t sulle principali Borse Merci nazionali, un livello superiore di circa l’8% rispetto alla quotazione d’esordio della scorsa annata.
Continuano invece a calare i prezzi della soia di provenienza estera e della farina di soia, trainati dalle diminuzioni delle quotazioni internazionali. Anche la farina di colza è in calo, mentre le farine di girasole rimangono sui livelli della settimana precedente.
Nel comparto dei cereali foraggeri si sono osservati leggeri aumenti per i grani teneri e i prezzi del sorgo, che beneficiano ancora dei problemi qualitativi del mais. Gli orzi nazionali mantengono stabili le quotazioni della settimana precedente, mentre il prodotto comunitario registra dei ribassi, riflettendo le fluttuazioni del mercato europeo.
Orzo stabile a Bologna, in rialzo a Milano
Dopo i rialzi delle scorse settimane, i prezzi degli orzi nazionali hanno assunto un andamento stabile. A Bologna, l’orzo pesante conferma la quotazione della settimana precedente di 212-217 €/t, con un incremento annuale superiore al 2%. A Milano, l’orzo comunitario registra una flessione di 3 €/t su base settimanale, scendendo a 252-262 €/t, ma mantenendo comunque una variazione annuale positiva superiore al 6%.
Sale il grano tenero
A Bologna il frumento ad uso zootecnico vede invece un aumento di 5 €/t sul prezzo massimo, raggiungendo 235-250 €/t (franco arrivo), con un incremento del 6% rispetto ai dodici mesi precedenti.
Il sorgo segna un +8% rispetto a un anno fa
Anche il sorgo segue questa tendenza, guadagnando 2 €/t rispetto alla settimana precedente, portandosi a 215-219 €/t e segnando una crescita dell’+8% rispetto a ottobre 2023.
Primi scambi per la soia nazionale
Nel mercato della soia si sono registrate le prime quotazioni per il seme di soia nazionale, in ritardo di circa due settimane rispetto alla scorsa annata. A Bologna, il prezzo si attesta sui 437-442 €/t (franco partenza), registrando un aumento di 35 €/t rispetto al valore d’apertura della campagna precedente, pari a 402-407 €/t. A Milano, ci si è invece attestati sui 430-437 €/t (franco partenza), con un incremento di 28,50 €/t rispetto alla quotazione d’esordio dello scorso anno (3 ottobre 2023), che era stata di 400-410 €/t. Su entrambe le piazze, i prezzi risultano in calo di oltre il -10% rispetto all’ultima rilevazione di fine campagna. Tuttavia, su base annuale si osserva un incremento dell'8%.
Soia estera al ribasso
Il seme di soia di origine estera cala di 6 €/t a Bologna, attestandosi sui 430-434 €/t, mentre a Milano rimane stabile a 430-440 €/t, in linea con i valori dello scorso anno. Alla Borsa di Chicago, i futures della soia hanno registrato una flessione del -3,5% su base settimanale, scendendo a 9,70 $ per bushel, equivalente a circa 328 €/t.
Farina di soia in flessione
I ribassi osservati sui mercati internazionali continuano a spingere al ribasso i prezzi della farina di soia. A Bologna, la farina di soia proteica ogm registra una flessione di 15 €/t su base settimanale, scendendo a 398-400 €/t, con un calo annuale del 25%. Alla Borsa di Chicago, i futures della farina di soia perdono poco meno di un dollaro rispetto alla settimana precedente, attestandosi a 315,60 $/t, pari a circa 320 €/t.
Farina di colza, la risalita continua
In Italia, a Bologna, la farina di colza segna un aumento di 5 €/t rispetto alla settimana precedente, raggiungendo i 308-313 €/t, con una variazione annua del -4%.
Farine di girasole stabili
Le farine di girasole mantengono i livelli della settimana precedente: la farina di girasole integrale resta stabile a 180-185 €/t, mentre la farina di girasole proteica si attesta sui 288-293 €/t, con una diminuzione annuale compresa tra il -9% e il -10%.
