FRUMENTO TENERO
Soffrono i grani di forza che trovano rinnovata competizione sia dall’Europa che dall’estero (causa euro/dollaro), con i “misti” che tengono meglio la posizione per il rincaro delle origini Mar Nero (origine “driver” delle quotazioni) e la conferma dei prezzi comunitari. La domanda è interessata a coprire fino a salto di campagna, ma i prezzi di scambio sono al ribasso per eccesso di offerta. Il “tipo Bologna” cede 1-2 €/t e vale 220-223 €/t arrivo; i “bianchi” nominali a ridosso dei 200 €/t e i “misti rossi” attorno ai 195 €/t reso destino. Comunitari di forza e panificabili in regresso di 1-2 €/ton, con gli “spring” stabili con riduzione dello spread tra USA e Canada.
FRUMENTO DURO
Si delinea un momento di stasi con la domanda che trova con facilità partite locali con caratteristiche e grani di complemento comunitari ed esteri, e l’offerta che non preme ed è possibilista di riportare a nuovo raccolto lotti di qualità. Si è registrata una ripresa degli scambi (da ogni origine) ma solo per volumi di completamento o per eseguire in parte le aste sul Nord Africa. Sulle mercuriali permane pesantezza e le quotazioni cedono terreno: su Foggia un simbolico meno 1€/t che al Centro-Nord diviene un meno 2 €/t a Macerata e meno 3-4 €/t a Milano e Bologna. Il “tipo Fino con 13% proteina” è sui 228-230 €/t reso destino con i “mercantili” poco offerti sui 210-220 €/t (-5).
MAIS
Gli equilibri di mercato non vengono scalfiti dalle notizie di minori semine o di problemi logistici per gli arrivi comunitari. Il livello di copertura e merce disponibile presso porti e magazzini è sufficiente a mantenere la calma piatta sulle nostre borse merci; unico segnale un calo delle alternative comunitarie da verificare a breve ed in prospettiva congiuntura di campagna. Il nazionale “generico” vale un 175-180 €/t arrivo con un premio per le “caratteristiche” di 3-5 €/t; il comunitario con “caratteristiche” a 178-182 €/t e l’estero a 176-178 €/t.
CEREALI FORAGGERI E OLEAGINOSE
Cereali foraggeri: l’effetto domino di un mercato granario lasso porta al ribasso il comparto dei cereali zootecnici con l’orzo che tiene i 180 €/t arrivo (ma l’origine EU cala di 1 €/t) e il sorgo che cede 2 €/t e vale come l’orzo. Teneri abbastanza stabili sui 190 €/t reso destino, ma vulnerabili al cambio €/$.
Oleaginose: si allevia la tensione commerciale per i problemi agro-climatici in Sud America, ma il calo è in parte compensato dal rafforzamento del dollaro. Prezzi della soia in Italia stabili con la nazionale a 375-380 €/t arrivo e l’estera a 358-362 €/t.