Frumento tenero. Frumento duro. Mais. Cereali foraggeri e oleaginose
Frumento tenero
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ITALIA
la stabilizzazione dei mercati si riflette come maggiore offerta da ogni origine. Gli utilizzatori acquistano a rilento e l'offerta italiana da settimane si limita ai grani di forza con la necessità di importare le altre classi. Primi segnali di flessione delle quotazioni a confermare una prospettiva commerciale senza incertezza almeno fino al completamento delle prossime semine. A Bologna i misti rossi cedono un paio di euro/t con i grani di forza che per ora tengono; su Milano tutto invariato ma non si escludono cedimenti nelle prossime settimane. Continua la flessione delle origini USA e Canada che si avvicinano, come qualità/prezzo, alle origini comunitarie.
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Frumento duro
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ITALIA
lentamente il mercato regredisce alla ricerca di un nuovo equilibrio. La domanda "de facto" impone quotazioni che agli occhi dell'offerta sono ancora attraenti a dare un buon margine per ettaro. Il sostegno dal mais scompare e restano le incertezze di possibili arrivi di merce "da taglio" di bassa qualità dalla Francia. I molini restano corti di copertura ma non faticano a trovare offerta e tanto basta a dare tendenza negativa a tutte le mercuriali Italiane con Bologna e Milano che cedono un 3 €/t per i nazionali; segnali di debolezza anche per le origini comunitarie ed estere, ove si registrano rivendite al Sud.
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Mais
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ITALIA
sulle piazze si è registrato in poche settimane il rientro delle quotazioni ai livelli di inizio Agosto. Nonostante il risultato produttivo 2012/13, fanno mercato le origini estere che tornano a premere a sconto rispetto al nazionale. Gli utilizzatori si ritrovano con maggiori possibilità di coprirsi con l'offerta nazionale che oggi cerca di non perdere ulteriore tempo (e denaro). Ampia la disponibilità di merce estera sui porti del Nord. Milano e Bologna crollano di ulteriori 10-12 €/t per un prezzo arrivo sui 253-255 €/t; il comunitario resta a premio di circa 15 €/t.
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Cereali foraggeri e oleaginose
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ITALIA
Cereali Foraggeri: il crollo del mais si porta dietro il sorgo che cede vistosamente; orzo e grano reggono ma con segnali di pesantezza della domanda che ritrova ampia scelta di origini. Il tenero vale sui 269 €/t (-1) arrivo, l'orzo è a 247 €/t arrivo ed il sorgo bianco vale 255-260 €/t (-12) partenza. Oleaginose: le condizioni mondiali di soia e colza migliorano ed il mercato consolida la recente netta inversione di tendenza: Bologna meno 20€/t e Milano meno 10 €/t, con il prezzo dell'estero partenza sui 537-540 €/t.
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Il commento completo sui prezzi europei e mondiali su Terra e Vita.
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