Frumento tenero. Frumento duro. Mais. Cereali foraggeri e oleaginose
Frumento tenero
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ITALIA
il mercato locale parla straniero, con i detentori di nazionali poco propensi ad offrire e le alternative estere a coprire una domanda non troppo pressante. L'offerta di misto rosso e dei "bianchi" è sempre più nelle mani degli importatori mentre resta ampia la disponibilità di rossi di forza che però oggi sono in competizione con le altre origini comunitarie. Lo scenario comincia a farsi definitivo e le borse merci ne recepiscono l'umore confermando le quotazioni della scorsa settimana, grazie anche all'euro in ripresa a compensare gli aumenti (in dollari) dal Mar Nero.
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Frumento duro
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ITALIA
si respira aria da tregua. Domanda offerta si fronteggiano con opposte convinzioni sul futuro ma la comune volontà di non frenare gli scambi e nei fatti il mercato procede senza grosse tensioni. La buona qualità del nazionale consente una certa autonomia dalle importazioni, ma resta l'incertezza sulla reale disponibilità commerciale dei volumi nelle isole che scontano una penalizzante logistica. Al Sud continuano gli arrivi di merce estera a parzialmente calmierare una situazione che in prospettiva 2013 resta in disequilibrio. Le borse merci nelle ultime 2-3 settimane si sono molto rasserenate e quotano prezzi invariati; non appena l'offerta prenderà coscienza che i prezzi sono "arrivati" non è da esclude una flessione autunnale.
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Mais
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ITALIA
il problema dello scarso raccolto e delle Aflatossine viene ridotto dalla crescente offerta di merce comunitaria ed estera che fanno passare in secondo piano i timori di Agosto. I recenti arrivi di merce francese, tedesca e ucraina hanno rallentato la domanda di nazionale con inevitabile flessione dei prezzi dopo i picchi di Agosto. Milano e Bologna fanno registrare un meno 3 €/t che conferma il cambio di tendenza in presenza di maggiore offerta estera; il prezzo del nazionale è sotto i 280 €/t arrivo.
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Cereali foraggeri e oleaginose
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ITALIA
Cereali Foraggeri: nel bene e nel male si risente dell'andamento del mais e della pressione dalle origini comunitarie ed estere, costose ma pressanti. I mangimifici non hanno fretta e sfruttano le opportunità che si presentano in un contesto più sereno. Il tenero è sui 260 partenza, l'orzo vale 247 arrivo ed il sorgo bianco cede un 3 €/t. Oleaginose: prima settimana di invariato che rispecchia la cautela a recepire l'inversione di corso registrata sul CBOT. Bologna si conferma e Milano di riallinea all'Ager perdendo un 10 €/t; l'Ucraina sconta sempre un 9-10 €/t.
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Il commento completo sui prezzi europei e mondiali su Terra e Vita.
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