Frumento tenero. Frumento duro. Mais. Cereali foraggeri e oleaginose
Frumento tenero
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ITALIA
la riduzione di offerta dal Mar Nero rafforza le origini europee e per effetto domino il mercato italiano si allinea ad una tendenza rialzista ed a un mercato ben tenuto che potrebbe durare almeno fino alla prossima Primavera. I venditori di merce nazionale collocano il prodotto a prezzi in linea con le altre origini, ma fa effetto calmierante l'odierno livello delle quotazioni che soddisfa i produttori nel lor budget per ettaro. L'indebolimento dell'euro calmiera la domanda addizionale (rispetto al già fatto) di prodotto dal Mar Nero e dalle Americhe con Bologna e Milano che consolidano aumenti di 1-3 €/t per quasi tutte le categorie e classi merceologiche nazionali; molto tenuti in prospettiva il comunitario e l'estero con aumenti di 3-5 €/t.
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Frumento duro
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ITALIA
continuano gli arrivi di merce estera al Sud e si diffondono "rumors" di ulteriori massicci arrivi al Sud nelle prossime settimane; nel mercato non si registra alcun effetto domino dagli altri cereali e gli scambi proseguono "alla giornata" nell'attesa che qualcosa di significativo si evidenzi. La domanda è puntuale e alla luce dei prezzi interni guarda anche all'esportazione; l'offerta è soddisfatta del livello dei prezzi e non crea ritenzione. Le quotazioni restano invariate e si è scongiurato il calo di Novembre, grazie all'euro debole che sostiene i prezzi delle origini estere.
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Mais
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ITALIA
col passare delle settimane la situazione si consolida nei fondamentali e, alla luce dell'annata produttiva problematica in Italia (tossine) e nei paesi dell'Est Europa (siccità), il panorama resta complicato. Le scelte dell'Ucraina frenano l'offerta da quella origine sia sul pronto che sul medio termine e con l'avvicinarsi dell'inverno si dovrebbe assistere ad un rafforzamento delle quotazioni: Brasile permettendo. Milano e Bologna quotano il nazionale arrivo sui 260 €/t; comunitari ed esteri col solito "premio" di circa 20 €/t.
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Cereali foraggeri e oleaginose
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ITALIA
Cereali Foraggeri: il comparto vive con incertezza la disponibilità (o neo) sul medio periodo delle origini estere. Le quotazioni del nazionale sono allineate con quanto si respira in Europa e le recenti variazioni riflettono più il cambio valutario (merce del Mar Nero) che altro. Il tenero è oltre i 260 €/t con l'orzo in ripresa a 253 €/t (+3) arrivo ed il sorgo sui 263 €/t (+2) partenza. Oleaginose: con un ritardo di una settimana anche le nostre piazze prendono atto dei cambiamenti in USA e Sud America. Bologna e Milano riposizionano la soia nazionale sui 510-515 €/t (-15) partenza, con l’estera a sconto di 25-35 €/t.
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Il commento completo sui prezzi europei e mondiali su Terra e Vita.
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