Grano tenero, si prevede domanda scarsa
Italia Nonostante lo scenario “globale” resti incerto e tendenzialmente al rialzo, sulle nostre piazze non si registrano variazioni di rilievo anche se tra gli operatori c’è divergenza di opinioni. Le scelte del Governo per contenere la pandemia (Horeca e festività incluse), limitano l’interesse degli utilizzatori a coprirsi e gli scambi sono limitati a soddisfare il fabbisogno di beve termine. Su Bologna e Milano si quota tutto invariato con più interesse per le classi inferiori (“misti”) rispetto ai grani di forza; offerta attendista. Il “tipo” Bologna resta sui 232-238 €/t reso destino con i panificabili superiori a 216-225 €/t e i “misti”, più tenuti, a 213-220 €/t; Comunitari senza variazioni e “spring” in salita (rischio “dazi” per l’origine Usa).
Grano duro in alto, ma attenzione alla volatilità
Italia Di sicuro il duro è il cereale più in evoluzione e a elevato rischio volatilità stante una situazione mondiale “adeguata” in produzione/qualità che si interseca con una realtà Italia più complessa ove pesano: la domanda “origine Italia”; consumi nella norma senza i picchi “pandemici” di Primavera 2020; prospettive di disponibilità e utilizzi nei prossimi mesi difficili da stimare. L’offerta di nazionale rallenta e le quotazioni si rafforzano da Nord a Sud con incrementi di 2 €/t (Milano), 4 €/t (Bologna) e 8 €/t Foggia. Il “Fino” Centro quota arrivo 302 €/t su Bologna e 309 €/t su Milano, con il franco partenza Foggia sui 305 €/t; mercantili a sconto nominale di 10-20 €/t rispetto la Fino.
Mais, offerta abbondante
Italia Se il panorama commerciale dei “rimpiazzi” comunitari ed esteri rimane in tensione, a livello del mercato interno gli effetti sono al momento ovattati da una situazione (momentanea?) con domanda non sempre adeguata al volume dell’offerta. L’ampia disponibilità 2020 si scontra con le coperture in essere e la crescente incertezza sui consumi (“pandemici”) 2021. Milano con Bologna quotano invariato con il mais “con caratteristiche” reso Nord sui 194 €/t e il “generico” sui 190 €/t.
Cereali foraggieri e oleaginose, la corsa continua
Italia Cereali Foraggieri: la settimana vede mantenersi il sostegno di prezzo dal grano che trascina al rialzo di 2 €/t sorgo e orzo richiesti dal mercato; il tenero vale reso un 215-229 €/t, con gli orzi pesanti a ridosso dei 190 €/t e il sorgo bianco sui 197 €/t. Oleaginose: il “meteo” in Sudamerica ha riflesso rialzista del 3% sulla soia in Italia anche se resta l’incertezza sui consumi a breve-medio termine. L’origine nazionale arrivo Milano/Bologna a 408-418 €/t con l’estera reso a 420/427 €/t.