Grano tenero, scambi ridotti e prezzi fermi
Il risultato della raccolta definisce la produzione 2020 come “buona”, come caratteristiche merceologiche e molitorie, con il solo vero “neo” di un tenore proteico inferiore al 2019 di un 1-1,5% sulla sostanza secca. La disponibilità di prodotto è comunque buona per ogni tipologia, con i “misti” condizionati dal prezzo dei rimpiazzi Comunitari ed esteri. Scambi senza eccessi con i molini selettivi nell’acquisto anche per una domanda di farine incerta soprattutto in proiezione settembre-marzo. I prezzi del “tipo Bologna” reso destino si confermano sui 215 €/t, con i panificabili superiori sui 200 €/t e i “misti” a 190-195 €/t; in lieve flessione le origini Comunitarie, con gli esteri al ribasso soprattutto per effetto valutario.
Grano duro, i valori tornano quelli del 2019
Sulle piazze, da Nord a Sud, permane il trend ribassista a riportare i valori all’incirca a quelli di fine campagna 2019/20. I cali di prezzo registrati sono tra i 5 €/t al Nord e i 7-9 €/t del Centro-Sud, ma il livello di scambi si è di molto ridotto. In attesa che le borse si stabilizzino gli operatori sono attendisti con pareri discordanti tra domanda ed offerta. Il raccolto 2020 si torna a stimare sui 3,8 mio/t, con estrema variabilità di rese/ha, e con caratteristiche merceologiche buone ma tenore proteico medio. I prezzi del “Fino” Centro si riposizionano sui 295 €/t reso Ager con Foggia a 300-305 €/t (-10) arrivo; mercantili a sconto di un 10-20 €/t con Comunitari ed esteri “milling” invariati.
Mais, quotazioni stabili
Il mercato entra nel periodo di fine campagna in presenza di limitati stock di prodotto nazionale e mercato “any origin” che quota le alternative Comunitarie ed estere. La domanda del settore zootecnico, per il 2020 sui 9 mio/t, è presente ma cauta; le ultime statistiche stimano il raccolto 2020 sui 5,9 mio/t a fronte di utilizzi di 11,3 mio/t (9 mio/t di “feed”). Il mais “con caratteristiche” quota 188-192 €/t con il “generico” a meno 3-4 €/t; origini Comunitarie +4 €/t ed estere -2 €/t.
Cereali foraggieri e oleaginose senza scossoni
Cereali foraggeri: scambi nella piena normalità con offerta di orzi prevalente sulla domanda e grano tenero sempre più allineato con quello ad uso alimentare: reso Nord, gli orzi pesanti quotano sui 158-160 €/t, i teneri a 180-185 €/t e il sorgo “NQ”. Oleaginose: la soia nazionale resta “NQ” con l’estera che assorbe gli aumenti grazie al “super euro” e quota arrivo Nord sui 355-360 €/t.