Duro, tenero e soia senza freni. Si ferma il mais

grano duro
Equilibrio di mercato ancora lontano per frumento duro e tenero. Anche sorgo e orzo foraggero continuano a correre

 

Grano tenero, i rialzi sono forti

Italia Terra e Vita

Ulteriore settimana all’insegna di forti rialzi con l’equilibrio di mercato ancora lontano a concretizzarsi. Domanda presente ma offerta sempre più cauta anche per i riflessi di uno scenario, allargato all’Europa, dove si è ridotta la facilità di reperire grani con caratteristiche “superiori” e di forza. Questo ha portato ad incrementi di 8 €/t per tutte le classi e prezzi che si allineano all’andamento “globale” con i rimpiazzi comunitari ed esteri a dettare la tendenza in un contesto di scambi discontinuo. Sul pronto i grani di forza “tipo Bologna” tocca i 350 €/t reso destino con i “bianchi” e i “misti” che consolidano sconti rispettivamente di 20-25 €/t e 26-30 €/t. Comunitari panificabili ed esteri di forza in aumento di 7-12 €/t.


grano duroGrano duro, altro balzo a doppia cifra

Italia grano duro

Dopo il balzo estivo e la pausa di settembre le quotazioni in ottobre restano al costante rialzo di 10-15 euro a settimana, avvicinando gradualmente il mercato ai livelli internazionali. Scambi che restano condizionati sia dalla modularità dell’offerta che dall’attesa di meglio capire la tendenza degli utilizzi nel proseguo di campagna; preoccupa gli operatori anche il dubbio sugli (esigui?) aumenti pasta rispetto al rilevante incremento del duro con incertezza sulla tenuta “finanziaria” del sistema. Domanda pressante e offerta modulata portano ad incrementi di 10-20 €/t per un prezzo del “Fino” vale un 550-560 €/t arrivo Nord e un 570-580 reso Sud; comunitari con prezzo/qualità non d’interesse ed esteri a sensibile premio sul nazionale.


 

Mais, listini in raffreddamento

Italia grano duro

Metabolizzati produzione quali-quantitativa in Italia e resto d’Europa, le piazze cominciano a sperimentare la pressione commerciale delle produzioni dagli Stati limitrofi, con qualche segnale di cedimento dopo un mese di forti rincari che hanno portato il mais ai massimi di sempre a quota 300. In attesa di capire se il mercato sia arrivato e sia iniziata la fase di rientro, il prezzo del mais “con caratteristiche” su Bologna vale un 304 €/t (-1) e su Milano ubn 288 €/t (-2); generico a sconto di 5 €/t su Milano e 12 €/t su Bologna; rimpiazzi comunitari invariati ed estero a 305-312 €/t.


 


Oleaginose e cereali foraggeri, soia nazionale ancora in alto

Italia Terra e Vita

Cereali foraggeri: continua la simbiosi rialzista per orzi, tenero e sorgo ma con occhi all’evoluzione del mais. L’orzo “pesante” si consolida arrivo sui 265 €/t, il sorgo bianco sui 285-295 €/t, e il tenero tra i 285 €/t (Milano) e i 315 €/t (Bologna).

Oleaginose: la soia nazionale sale di 10 €/t per un 615-625 €/t arrivo con l’estera quotata a 505 €/t (+10) reso Bologna e 495 €/t (-5) su Milano.

Duro, tenero e soia senza freni. Si ferma il mais - Ultima modifica: 2021-10-22T10:54:11+02:00 da Roberta Ponci

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