La soia rallenta, cereali foraggeri stabili

alimentazione zootecnica
Secondo le rilevazioni della Borsa merci telematica italiana tengono invece le farine di colza e di girasole

Dopo i rialzi di prezzo delle settimane precedenti, nel mercato delle materie prime destinate all’alimentazione zootecnica scambiate nel mercato italiano sono emersi primi segnali di rallentamento. Statico il mercato dei cereali foraggeri, con limitati affari conclusi e prezzi invariati per il grano tenero, l’orzo e il sorgo. Tra i proteici, si sono attenuati gli aumenti per la soia, condizionata anche dalla contemporanea frenata osservata sulle piazze estere. Torna il segno “meno” anche nei listini della farina di soia, mentre sono proseguiti i rincari per le farine di girasole proteico, complice la minore disponibilità di merce sul mercato, e per la farina di colza.

Orzo in frenata

Il mercato settimanale nel comparto dei cereali foraggeri si caratterizza per una relativa staticità. La crescita dell'orzo nazionale è rallentata, con la varietà pesante a Bologna che rimane ferma al prezzo di 219-224 €/t, registrando una variazione inferiore al -34% rispetto al 2022.

Grano tenero senza variazioni

Anche il frumento ad uso zootecnico subisce un rallentamento a causa del limitato numero di scambi, con il prezzo fissato a 240-257 €/t (franco arrivo). La variazione tendenziale è del -32% rispetto all'anno precedente.

Sorgo "congelato"

La domanda per il sorgo rimane congelata, mantenendo il prezzo a 203-208 €/t, con una diminuzione del 40% rispetto al 2022.

Soia nazionale in crescita a Milano, stabile a Bologna

La penultima settimana di novembre ha mostrato un rallentamento degli aumenti dei prezzi della soia quotata nei listini delle borse merci italiane. La soia nazionale ha registrato un aumento (il sesto consecutivo) di 8 €/t a Milano (468-470 €/t, franco arrivo), mentre è rimasta invariata a Bologna (455-460 €/t, franco partenza). Si è attenuato così il calo rispetto ai prezzi dello scorso anno, tornato ad attestarsi sotto il 20%. Sulla frenata della crescita della soia nazionale e di provenienza estera ha inciso anche il calo osservato a livello internazionale sia sulle principali piazze di esportazione sia alla Borsa di Chicago, dove i futures hanno chiuso la settimana in calo dell’1%, beneficiando delle attese circa l’arrivo di piogge sulle semine sia in Argentina che in Brasile.

Farina di soia, stop ai rialzi

Rimane stabile la farina di soia nazionale grazie al rallentamento delle quotazioni. I prezzi dei futures della farina di soia scambiati alla Borsa di Chicago tornano ai valori di inizio mese, stabilendosi nella terza settimana di novembre a 434 $/t. A Bologna, i prezzi della farina di soia proteica ogm non registrano variazioni rispetto alla settimana scorsa (576-578 €/t), con un aumento del 6% rispetto all'anno precedente.

Farina di girasole, vivacità nei listini

Si registra un aumento dei prezzi per la farina di girasole proteico a causa della minore disponibilità di prodotto sul mercato. Rispetto alla scorsa settimana, il prezzo è aumentato di 7 €/t, attestandosi a 357-362 €/t, mentre la variazione su base annua è del -6%. Resta invece invariato il prezzo della farina di girasole integrale a 190-195 €/t (-39% rispetto al 2022).

Rincari per la farina di colza

Anche la farina di colza registra un aumento di prezzo di 5 €/t rispetto alla settimana precedente, attestandosi ora a 335-340 €/t, con un decremento annuale del -15%.

Leggi i prezzi dei cereali foraggeri e delle materie prime zootecniche nella settimana dal 20 al 25 novembre 2023

La soia rallenta, cereali foraggeri stabili - Ultima modifica: 2023-11-27T23:28:05+01:00 da Redazione Terra e Vita

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