Grano tenero
L’andamento di mercato si avvia la fine campagna con la progressiva (attesa) carenza di prodotto nazionale e le origini comunitarie ed estere a completare le coperture fino al salto di campagna (e oltre). L’andamento climatico (a rischio malattie fungine) ed il cambio valutario sostengono le quotazioni, soprattutto per le classi 3 (misti rosi) e per gli esteri di forza; offerta sempre più attendista. Al Nord il “tipo Bologna” arrivo rimane sui 228 €/t, con i “panificabili superiori” a sconto di 2-4 €/t ed i misti (origine EU / estera) attorno ai 220 €/t. Origini comunitarie pressoché invariate e “spring” in ulteriore rialzo (+3 €/t) sia sul pronto che sul medio termine.
Grano duro
Sulle piazze del Centro-Sud si valuta, positivamente, l’effetto delle ampie precipitazioni a supporto di rese/ha almeno nella media; al Nord permane l’incognita malattie fungine. Domanda e offerta sono equilibrate sia sul pronto, ove l’origine Italia scarseggia sempre più, che sule medio termine ove non si percepiscono nè tensione né depressione commerciale. Pochi scambi sul pronto, ampie coperture dei molini e arrivi di merce comunitaria ed estera impongo “invariato” su tutte le borse merci. Il Fino Centro-Nord vale un 236 €/t arrivo con il Fino Foggia attorno ai 250 €/t e gli “slavati” tra 230 e 240 €/t. Comunitari in tendenziale ripresa, Mar Nero e Canadese stabili per effetto euro debole.
Mais
Disponibilità di prodotto nazionale limitatissima come scarsa la volontà di collocarlo sul mercato da parte dei detentori, la pure flebile domanda e le notizie internazionali hanno effetto rafforzante sui prezzi che prendono da 1 €/t su Milano a 3 €/t su Bologna. L’andamento climatico freddo-umido pone qualche incertezza sul raccolto 2019 e tanto basta a invertire il corso al rialzo con il “generico” reso Bologna a 180 €/t (Milano a 181 €/t) ed il “con caratteristiche” a premio di 3 €/t; comunitario “con caratteristiche” tra i 180 ed i 182 €/t (+1) ed l’Ucraino a 182-188 €/t (+2).
Cereali foraggeri e oleaginose
Cereali foraggeri: poco da riportare per orzi e sorgo bianco ormai a fine campagna e con limitato livello di scambio, più tono per i grani teneri (ormai solo comunitari od esteri) che vedono rincari di 2-3 €/t. L’orzo (pesante) vale arrivo un 214 €/t, il sorgo stabile a 186-188 €/t ed i teneri sui 213 €/t. Oleaginose: lo scenario internazionale (teso) e il cambio valutario (sfavorevole) fanno volare la soia. La nazionale tra 335 e 340 €/t arrivo (+ 6-9 €/t) e l’estera a 340-343 €/t (+ 10-13 €/t).