Ulteriore settimana all’insegna della stasi nel mercato italiano della soia, nonostante il forte rialzo registrato alla borsa di Chicago per effetto sia delle stime ribassiste sul raccolto mondiale contenute nel report Usda di settembre che di un maggior ottimismo circa la soluzione della disputa commerciale Usa-Cina, confermato da una ripresa delle vendite di soia americana in Cina. Diffusi cali nel mercato italiano si sono osservati invece per la farina di girasole, complice l’arrivo sul mercato del nuovo prodotto. Segno “meno” che ha caratterizzato ancora anche l’andamento della farina di colza. Tra i cereali foraggeri, nessuna variazione significativa si è rilevata nei listini di orzo e sorgo.
Soia, il futuro fa ben sperare
Prezzi di fatto invariati per i semi di soia nella seconda settimana di settembre su tutte le principali piazze di scambio. A Bologna i valori dei semi di provenienza estera sono rimasti bloccati sui 337-339 €/t, in lieve aumento rispetto a dodici mesi fa (+2,3%). Come detto, un forte rialzo si è invece osservato per le quotazioni dei futures della soia alla borsa di Chicago. La settimana si è chiusa con le quotazioni attestate su 884,75 cent $/bushel, pari ad un +4,7% rispetto a sette giorni prima. Ad imprimere i rialzi, oltre alle minori tensioni commerciali Usa-Cina, anche i dati contenuti nel report mensile dell’Usda, indicanti una revisione al ribasso sia per la produzione che per gli stock mondiali. Il raccolto mondiale è atteso ora sui 341,3 milioni di tonnellate a fronte dei 341,9 milioni di tonnellate del mese scorso mentre le scorte di fine campagna sono ora stimate sui 99,2 milioni di tonnellate rispetto ai 101,7 milioni di tonnellate che venivano preventivati ad agosto.
Colza e girasole in discesa
Tornando al mercato italiano, marcati ribassi si sono osservati per i prezzi all’ingrosso della farina di girasole. Sulla piazza di Torino, la farina di girasole integrale ha ceduto il 2,3% su base settimanale, scendendo sui 207-214 €/t. Prezzi in calo anche per la farina proteica, con un -1,9% e valori attestati sui 253-255 €/t. Farina proteica che, a differenza del +7,1% che si registra per la farina integrale, accusa una flessione anche rispetto a dodici mesi fa (-4,9%). Seconda settimana di settembre in cui anche i prezzi all’ingrosso della farina di colza hanno subito un’ulteriore discesa, quantificata in un -0,4% sulla piazza di Milano, dove i valori sono scesi sui 237-238 €/t. Resta negativa e a doppia cifra la variazione rispetto allo scorso anno (-14,7%).
Stabili orzo e sorgo
Fermi sui valori di inizio settembre i prezzi dell’orzo nazionale. Gli unici movimenti sono stati quelli al ribasso rilevati per gli orzi comunitari (-1,6% a Milano e valori sui 178-185 €/t), in uno scenario di mercato che in Europa si conferma all’insegna dell’ampia disponibilità di prodotto. Hanno confermato i valori della settimana precedente anche i prezzi del sorgo, stabili a Bologna sui 165-168 €/t.
I prezzi dei cereali e delle materie prime nella settimana dal 9 al 14 settembre 2019