Rispetto alla precedente questa settimana si è aperta all'insegna di cali generalizzati nell'ortofrutta. Secondo le rilevazioni Bmti, scendono infatti le quotazioni all'ingrosso delle principali referenze del periodo, compresi meloni, ciliegie e angurie. Inversione di tendenza, sempre al ribasso, anche per i radicchi.
Albicocche, entrano le italiane
Incalza la produzione delle albicocche italiane con l’entrata di diverse varietà, come Errani, Flopria, Orange Ruby, nei mercati determinando un timido calo dei prezzi. I quantitativi però non sono alti a causa del maltempo che ha colpito l’Emilia-Romagna, fattore che mantiene le quotazioni in alto. Livello qualitativo buono.
Angurie in discesa
Entra nel vivo la campagna delle angurie, con alti quantitativi raccolti. I prezzi sono scesi velocemente a causa della domanda non ottimale, influenzata dal clima incerto. Con l’arrivo del caldo e delle belle giornate la richiesta può facilmente risalire.
Ciliegie su alti livelli
Mercato delle ciliegie, sia italiane che spagnole, condizionato dai prezzi alti di vendita, non solo per quest’annata che presenta buoni quantitativi, ma soprattutto per la scorsa campagna in cui c’è stato un trend altissimo e una estrema scarsità di prodotto. Nel consumatore la scelta vira su altri prodotti di stagione. Prezzi che però segnano un ulteriore calo questa settimana, qualità e presentazione migliore per il prodotto spagnolo. Ancora non molto presente la ciliegia di Vignola, che risente del maltempo di queste ultime settimane.
Fragole, presente l'offerta del nord Italia
Termina la campagna delle fragole del sud Italia per far spazio alla produzione di montagna, Trentino. Qualità e disponibilità buone, che permettono un livello più alto rispetto le quotazioni registrate fino ad ora. La richiesta si mantiene alta.
Melanzane stabili
Si mantengono stabili su livelli molto bassi i prezzi delle melanzane. L’alta disponibilità e la produzione che procede ad alto ritmo determinano questo trend che, confrontato allo scorso anno, risulta inferiore fino al 30%. La produzione siciliana comunque mantiene un livello alto di domanda grazie a una qualità superiore. La produzione in piena area in diverse regioni sta prendendo un buon ritmo. La domanda non registra particolari sussulti.
Meloni, andamento lento
Il clima non favorisce il consumo, portando così ad una rapida discesa dei prezzi dei meloni retati. La qualità sta man mano migliorando con l’avanzare della produzione. Meloni lisci che non ancora stanno conquistando il mercato mantenendo quantitativi bassi e prezzi sostenuti.
Nettarine, domanda fiacca
Continuano a calare le quotazioni delle nettarine, con i quantitativi che aumentano ulteriormente ma disponibilità non corrisposta da una domanda altissima. Qualità buona. Stanno prendendo sempre più spazio nei mercati le nettarine varietà platicarpa.
Pesche, mancano i grandi calibri
Continuano ad essere meno disponibili, rispetto alle nettarine, le pesche a polpa gialla. Ciò determina un livello dei prezzi più alto, soprattutto per il calibro maggiore che risulta essere poco presente nei mercati. Le quotazioni, però, con una domanda sottotono, registrano un ulteriore calo. Domanda che dovrebbe risalire con l’aumento delle temperature e la fine del maltempo.
Radicchi, cambio di rotta nei listini
Cambio di rotta per i prezzi dei radicchi, sia tondo che lungo precoce. Termina ormai la campagna del Veneto, che ha risentito anche del maltempo di queste ultime settimane. Partenza per la produzione abruzzese, che fa scendere rapidamente i prezzi.
Zucchine, quantitativi in risalita
Produzione delle zucchine in piena area che sta prendendo il largo, mentre volge al termine la campagna in serra. I quantitativi in entrata stanno man mano risalendo facendo scendere leggermente i prezzi che comunque registrano un trend superiore allo scorso anno, ma ciò è causato dal maltempo in maggio e giugno che ha fatto rallentare il raccolto. Domanda sempre alta.
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