Nel mercato delle materie prime destinate all’alimentazione zootecnica, restano orientati al rialzo i listini dei semi di soia e della farina di soia quotati nelle Borse Merci italiane. I rincari di quest'ultima seguono i marcati rialzi che nelle ultime due settimane hanno colpito le quotazioni alla Borsa di Chicago. A sostenere i prezzi delle alternative estere quotate in euro, è stato anche il rafforzamento della moneta unica nei confronti del dollaro. Nel mercato dei cereali foraggeri, dopo la stabilità delle settimane precedenti, sono tornati in aumento i prezzi dell’orzo nazionale. Segno “più” anche per il grano tenero, mentre si conferma stabile il sorgo.
L'orzo si rafforza
Dopo tre settimane di stabilità, si notano i primi segnali di aumento per l'orzo nazionale, nonostante la domanda proceda lentamente. A Bologna, l'orzo pesante guadagna 2 €/t rispetto alla scorsa settimana, attestandosi sui 209-217 €/t. Rispetto all'anno precedente, si registra una variazione del -37%.
Grano tenero, la salita continua
Continua a salire il prezzo del frumento ad uso zootecnico, soprattutto per quanto riguarda il prezzo minimo, che aumenta di 5 €/t rispetto alla scorsa settimana. Il prezzo passa da 218-238 €/t (franco arrivo) della settimana scorsa a 223-240 €/t (franco arrivo) di questa settimana. La variazione tendenziale si attesta al -38% rispetto al 2022. Non si registrano variazioni per il sorgo. A Bologna, il prezzo rimane stabile sui 198-203 €/t, con una variazione del -43% rispetto all'anno scorso.
Soia nazionale ed estera in crescita
Un ulteriore rialzo settimanale si è osservato per i prezzi della soia di origine nazionale, sulla scia degli aumenti della soia di provenienza estera. Sulla piazza di Bologna la soia di origine nazionale si è portata sui 420-425 €/t (franco partenza), 8 €/t in più rispetto alla settimana precedente. Restano comunque lontani i livelli di prezzo di dodici mesi fa: la riduzione rimane nell’ordine del 30%. In rialzo a Bologna anche la soia di provenienza estera (+10 €/t per il prezzo minimo), sostenuta anche dal rafforzamento dell’euro nei confronti del dollaro. Anche in questo caso il ritardo rispetto ad un anno fa è del 30% circa. Sui mercati esteri, la soia quotata alla Borsa di Chicago ha mostrato una sostanziale tenuta, chiudendo la settimana sui 13 $ per bushel (pari a 451 €/t) e beneficiando dei marcati rialzi che hanno interessato la farina di soia.
Girasole, in salita solo la farina proteica
Si registrano diverse tendenze nel comparto delle farine proteiche. La farina di girasole sconta i nuovi raccolti in Europa. A Bologna, la farina di girasole integrale cede -3 €/t rispetto alla scorsa settimana, attestandosi su 195-200 €/t (-36% rispetto allo scorso anno). In aumento, invece, la farina proteica di girasole , questa settimana su 325-330 €/t (+5€/t rispetto alla scorsa settimana). La variazione annuale è del -19% rispetto all’anno precedente.
Farina di soia, nuovo incremento
La farina di soia continua la sua tendenza al rialzo, trainata dall'incremento delle quotazioni internazionali. A Chicago, il prezzo si è attestato sui 440 $/t, rispetto ai 379 $/t di inizio mese, con una variazione del 16% circa. La farina di soia proteica Ogm a Bologna registra un aumento di 17 €/t rispetto alla settimana precedente, attestandosi a 550-552 €/t, con una variazione del -8% rispetto al 2022.
La farina di colza arretra
Infine, la farina di colza cede 5 €/t rispetto alla scorsa settimana, stabilendosi a 315-320 €/t, con una variazione del -20% rispetto allo scorso anno.