Tutti i prezzi dei prodotti agricoli rilevati, e commentati, da Ismea sulle principali piazze italiane nell’ultima settimana.
Animali vivi, carni fresche, cereali e derivati, derivati di colture industriali, foraggi e alimenti per il bestiame, latte e derivati, oli e grassi vegetali, semi oleosi, uova fresche e in guscio, vini.
AVICUNICOLI
Settimana “riflessiva” per il mercato avicunicolo, condizionata soprattutto dalla fine del mese che notoriamente rallenta i consumi. Si registrano cali su tutti i prodotti a listino, ad esclusione di polli e piccioni che confermano i prezzi della scorsa rilevazione. Ancora un calo per le galline che, tuttavia, sembrano andare verso una situazione di maggiore stabilità grazie anche alla ripresa gli scambi di prodotto congelato con l’estero. Situazione con pochi cambiamenti anche per i tacchini per i quali la fesa è risultata meno richiesta durante quest’ultima settimana, tanto da determinare una perdita di 16 centesimi rispetto a 7 giorni fa. Calo di 10 centesimi/kg anche per i conigli a causa di consumi poco attivi e ingresso di prodotto estero a prezzi inferiori. Periodo di riduzioni anche per le uova, sia in termini di consumi che di quotazioni, tra le tipologie offerte quelle derivanti da allevamento a terra sembrano tenere molto meglio delle altre.
BOVINO
Anche l'ultima settimana sconta un andamento di mercato poco vivace. Alla Borsa di Modena l'unica variazione positiva ha riguardato i vitelli baliotti di taglia 45/55 kg, in commissione a Padova, oltre all’aggiustamento positivo per i baliotti, si registra un rialzo anche per vitelli da ristallo. Non si segnalano variazioni di rilievo nelle altre piazze monitorate. Anche i tagli sono rimasti invariati, come del resto è avvenuto per quasi tutto il corso del mese, ad esclusione di un aggiustamento al rialzo per gli anteriori di vitelloni e un calo per i posteriori, avvenuto la scorsa settimana.
CASEARIO
Nell'ultima settimana del mese di gennaio si è registrato un movimento al rialzo per zangolato e burro, dopo un periodo di ribassi, seppure in presenza di scambi reputati nella norma dalla maggior parte degli operatori. Nel corso del mese lo zangolato ha visto un deciso calo delle quotazioni, che comunque hanno interessato il prodotto già dal mese precedente. Per tutto il periodo comunque gli scambi non pare abbiano subito variazioni degne di nota, mantenendo quindi il mercato su un terreno di sostanziale stabilità. Per i formaggi duri nessuna variazione sulle varie piazze per il Parmigiano Reggiano Dop, mentre il Grana Padano Dop su tutti i principali centri di contrattazione vede ribassare le quotazioni di tutte le produzioni di ulteriori 5 centesimi al chilo.
CEREALI
Nell'ultima rilevazione le quotazioni del frumento duro hanno evidenziato lievi assestamenti al ribasso sulle piazze di Bologna e Firenze, motivati da una debole attività della domanda. Listini in calo anche per il mais nazionale, mentre il mercato del grano tenero e dell'orzo è stato piuttosto calmo, con contrattazioni limitate e prezzi perlopiù stabili. Relativamente ai semi di soia, valori in ripresa a Milano (+1 €/t), quotazioni confermate in tutti gli altri centri di scambio monitorati. Gli ultimi dati diffusi dell’Istat sulle intenzioni di semina prospettano un calo dell'1,8% a livello nazionale delle superfici destinate a frumento duro, dell'1,7% per il mais e del 4,5% per il riso. All'opposto aumentano gli investimenti a grano tenero (+4,5%) e orzo (+2,8%).
SUINO
Il comparto dei suinetti da allevamento conferma l’andamento rialzista osservato durante il corso del mese; continuano infatti gli aumenti di prezzo per le taglie fino a 65 kg e i cali per i magroni di taglia compresa tra 80 e 100 kg. Secondo le previsioni della CUN la prossima settimana ricalcherà lo stesso trend. I suini grassi incassano un nuovo calo, di circa 1 centesimo, su tutte le principali piazze del Paese; la quotazione media è scesa questa settimana a 1,50 €/kg. Il mese di gennaio ha mantenuto il segno negativo in tutte le contrattazioni avvenute sulle piazze monitorate. La rilevazione della CUN per la prossima settimana indica ancora una situazione simile, seppur in via di stabilizzazione. Non va meglio per gli scambi delle scrofe, risultati in affanno nel corso del mese e con cali registrati su tutti i mercati. Le macellazioni si sono mantenute nella norma per il periodo, ma i tagli hanno subito limature anche decise. I ribassi comunque sembrano non trovare soluzione di continuità e anche per le cosce si prospetta una situazione di pesantezza dopo settimane di stazionarietà.