Grano tenero
Continua lo schiacciamento delle quotazioni tra grani di forza classe 1 (invariati) e grani delle classi 2 e 3 Ager, per la crescente domanda non compensata da adeguata offerta di prodotto locale. Nonostante l'eterogeneità qualitativa dei lotti, la produzione resta mediamente di buona qualità e scarseggiano lotti di “misto” propriamente detto. L’offerta di prodotto resta presente con i molini che restano all’acquisto anche per gli eco di problemi in Europa e all’estero. Su Bologna e Milano salgono le quotazioni con i grani di forza arrivo che restano sui 210-220 arrivo, i “bianchi” attorno ai 206-208 €/t (+3), e i “misti” oltre i 200-202 €/t (+3).
Grano duro
La trebbiatura procede verso il completamento con riscontro qualitativo che conferma una qualità disomogenea tra aree contigue e sensibilmente difforme come specifiche merceologiche e proteina nei “tipo Fino”. Le coperture dei molini e l’ampia offerta di volumi “generici da taglio”, consentono l’attività di produzione di semole; occhi puntati sull’Europa e sui Paesi terzi per capire dove si stabilizzerà il mercato nazionale dopo l’estate. L’arrivo di prodotto comunitario ed estero al momento stabilizza i prezzi al Centro-Nord, mentre al Sud si denota una flessione. Il “tipo Fino” al Nord resta sui 230 €/t reso molino; al Sud si riposiziona sui 235 €/t (-5) alla pari degli “slavati” che su Foggia quotano tra i 200 e i 220 €/t.
Mais
Gli eco europei si sommano ai danni alle colture al Nord Italia, registrati causa le ultime avversità climatiche, per un’inversione di tendenza del mercato che dovrebbe continuare nelle prossime settimane fino alle conferme di rese e produzioni. Gli aumenti sono comunque attenuati dal limitato volume degli scambi con gli utilizzatori ben coperti da mesi ben oltre il 2019; ora occhi puntati sulle esecuzioni. Le quotazioni del mais “generico” franco arrivo Nord salgono a 188-190 €/t (+3) con il premio per il mais “con caratteristiche” sui 2-3 €/t. Comunitario con caratteristiche attorno ai 190-196 €/t (+3) e estero Mar Nero a 192-196 €/t.
Cereali foraggieri e oleaginose
Cereali foraggeri: in aumento gli orzi “pesanti” non rallentano la corsa, con supporto dall’Europa, con buona richiesta e prezzi che toccano i 185-190 €/t (+5). In simpatia i teneri, che vedono (degradati per basso P.S.) anche lotti di duro nel Centro e nel Nord Ovest, con quotazioni al rialzo sia su Milano a 171-176 €/t (+3) che su Bologna a 190-195 €/t (+5). Oleaginose: situazione mondiale che ancora non trova equilibrio e i riflessi per la soia nazionale sono evidenti con un rafforzamento dell’origine Italia per un arrivo sui 355 €/t (+5 €/t) e un’estera a 347-350 €/t (+7).