Non accenna a rallentare la corsa dei prezzi dei semi di soia rilevati nei listini della Borse merci nazionali. L’ultima settimana di novembre si è chiusa registrando infatti aumenti a doppia cifra sulle principali piazze di scambio, grazie ai quali i prezzi sono tornati ai massimi dalla chiusura della campagna 2013/2014. Come nelle precedenti settimane, i rialzi hanno trovato sostegno nella crescita in atto sul mercato internazionale, che ha continuato a beneficiare in primis della forte domanda della Cina e dei timori per il deficit idrico nel Centro e Sud del Brasile. Tra le proteoleaginose, un ulteriore segno più si è registrato per i prezzi all’ingrosso della farina di colza e della farina di girasole, meno intenso però rispetto alle settimane passate. Tra i cereali foraggeri, leggeri ritocchi al rialzo per gli orzi e il sorgo.
Soia, 11 euro la tonnellata in più in una settimana
Novembre si è chiuso mostrando un ulteriore aumento per i prezzi della soia scambiata sulle principali piazze internazionali. Alla Borsa di Chicago, in una settimana segnata da minori scambi anche per via della chiusura in occasione della Festa del Ringraziamento, le quotazioni dei future della soia (scadenza gennaio 2021) si sono attestate sugli 11,92 dollari per bushel (pari a 366 €/t), lo 0,9% in più rispetto alla settimana precedente. Robusto l’incremento osservato nei listini italiani. Il prezzo della soia di origine nazionale è aumentato di 11 €/t su base settimanale, salendo sui 430-434 €/t (franco partenza). Rialzo a doppia cifra anche per la soia ogm di provenienza estera, attestata sui 444-446 €/t. Si accentua così la crescita rispetto alla scorsa annata, che ormai per entrambi i prodotti supera il +25%.
Farine, crescita meno impetuosa
Tra le farine di semi oleosi, è proseguita la crescita dei prezzi all’ingrosso della farina di girasole, sebbene meno intensa rispetto alle settimane precedenti e limitata alla sola farina convenzionale. La farina proteica è rimasta infatti ferma sui valori della settimana precedente. Come detto, lieve aumento per la farina convenzionale, per via della disponibilità limitata sul mercato. Alla Borsa Merci di Torino i valori hanno raggiunto i 273-278 €/t (+3 €/t, franco arrivo). Le quotazioni restano elevate, in crescita di quasi il 50% rispetto a dodici mesi fa.
Nuovi rialzi hanno interessato anche i prezzi all’ingrosso della farina di colza, giunti alla Granaria di Milano a superare la soglia dei 300 €/t (304-307 €/t, franco arrivo). La crescita rispetto alla scorsa annata sfiora ormai i 30 punti percentuali. Restano elevate, intanto, le quotazioni dei semi di colza sulle principali piazze internazionali. All’Euronext di Parigi, nonostante il leggero ribasso settimanale (-0,3%) le quotazioni futures hanno chiuso la settimana sui 414 €/t, rimanendo ai massimi da inizio anno.
Orzo avanti, sorgo invariato
Nel comparto dei cereali foraggeri, si è registrata un’ulteriore correzione al rialzo per i prezzi dell’orzo. Alla Granaria di Milano l’orzo pesante per uso zootecnico ha guadagnato 3 €/t rispetto alla settimana precedente, portandosi sui 186-190 €/t (franco arrivo). Stabilità invece alla Borsa merci di Bologna. All’estero, dopo i rialzi delle scorse settimane, maggiore stabilità è emersa nel mercato francese, dove le quotazioni rimangono comunque elevate, vicine alla soglia dei 200 €/t (franco arrivo sulla piazza di Rouen). Tornando al mercato italiano, pochi movimenti anche nei listini del sorgo, di fatto invariato rispetto alla settimana precedente (188-190 €/t, franco arrivo, Borsa merci Bologna). Stabili anche i prezzi del grano ad uso zootecnico (222-233 €/t, franco arrivo).
I prezzi dei cereali e delle materie prime nella settimana dal 23 al 28 novembre 2020