Zucchine, pomodori e melanzane, ma anche arance, cavolfiori e carciofi. Molte delle principali referenze ortofrutticole continuano a fare segnare, secondo le rilevazioni Bmti, quotazioni in discesa sia su base annua, sia rispetto alla scorsa settimana.
Arance, i prezzi non decollano
Mercato delle arance siciliane statico, domanda sottotono e prezzi che non riescono a risalire. Quotazioni basse per il prodotto a calibro piccolo, che presenta alti quantitativi, mentre rispetto a dodici mesi fa i calibri maggiori spuntano qualcosa in più. Il clima degli ultimi mesi, con temperature sopra la media, ha inciso negativamente sia nella produzione sia nella vendita.
Carciofi in sofferenza
Campagna dei carciofi italiani in sofferenza a causa delle scarse precipitazioni, che non aiutano la crescita. In entrata la nuova produzione di carciofo Romanesco, principalmente dalla Campania. La domanda non subisce alcun rialzo, nonostante il calo dei prezzi, continuando a viaggiare su livelli medio bassi.
Cavolfiori in discesa
Buon momento per i cavolfiori bianchi, che godono di un’alta produzione, spinta dal clima favorevole. I prezzi scendono quindi su livelli inferiori, soprattutto se confrontati con il febbraio scorso. Grazie a questo calo importante delle quotazioni la domanda segna un lieve aumento. Prezzi in calo anche per il cavolfiore Romanesco, che mantiene tuttavia un livello leggermente superiore alla varietà Bianco.
Finocchi, brilla la piazza di Bergamo
Alta produzione per i finocchi del sud Italia, che segnano un timido aumento dei prezzi in alcuni mercati, come Bergamo, mentre in altre piazze continua la discesa delle quotazioni. Quantitativi alti e presenza anche di prodotto extra, ma che mantiene comunque listini bassi per il periodo. Domanda regolare.
Fragole, la tendenza è al ribasso
Partenza per la campagna delle fragole, provenienti da Campania, Sicilia e, nelle ultime giornate, anche dalla Basilicata, con i primi scarichi di Sabrosa. Prezzi che tendono al calo, con alti quantitativi presenti nei mercati. Produzione e qualità spinta dalle buone temperature delle ultime settimane.
Lattughe, listini inferiori rispetto alla campagna scorsa
Continuano a calare i prezzi delle lattughe. Il clima favorisce la produzione di ortaggi, ma la domanda si mantiene ancora bassa, come avviene tipicamente in febbraio, fattore che ha determinato un calo dei prezzi, raggiungendo livelli inferiori all’inverno scorso. Presente ancora la Iceberg spagnola, che registra un livello basso di prezzi.
Le melanzane cedono terreno
Perdono terreno le melanzane siciliane. Produzione aiutata dalle alte temperature. Quantità in aumento e domanda statica sono fattori che producono un ulteriore calo dei prezzi per le tipologie ovali, mentre si mantengono leggermente più alti i listini delle chiare, che hanno quantitativi più bassi
Peperoni in controtendenza
In controtendenza il peperone, che registra un aumento dei prezzi, pur fermandosi al momento su livelli inferiori rispetto a dodici mesi fa. Qualità buona del prodotto siciliano e domanda in rialzo. Presente anche merce spagnola, ma che non riceve un buon interesse da parte dei consumatori, che prediligono il siciliano.
Pomodori ancora giù
La bassa domanda che ha spinto le quotazioni verso il basso ha interessato anche i pomodori. Scendono le quotazioni, in particolare del Datterino e del Ciliegino. Dopo un lungo periodo di bassa disponibilità e quotazioni alte, precipita il prezzo del tondo rosso a grappolo italiano, con quantitativi in aumento a fronte di una domanda statica. Il calo dei prezzi avviene anche grazie alla presenza importante di prodotto spagnolo, con quotazioni più basse.
Zucchine in ulteriore calo
Ulteriore calo per il prezzo delle zucchine dettato dall’aumento importante della disponibilità e dal basso livello di domanda. Il clima favorevole permette un aumento dei quantitativi raccolti facendo scendere ancora di più i prezzi che viaggiano su livelli molto bassi, anche inferiori in confronto a dodici mesi fa.
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