Barilla prevede di investire 1 miliardo di euro in cinque anni nei propri stabilimenti di cui circa la metà in Italia. Il 60% del totale sarà indirizzato allo sviluppo della competitività e sostenibilità attraverso il miglioramento di processi e tecnologie, il restante 40% supporterà crescita geografica e innovazione.
Il Gruppo Barilla ha scelto la Giornata mondiale dell'Ambiente per presentare a Milano il rapporto di sostenibilità "Buono per te. Buono per il pianeta" illustrato dal vicepresidente Paolo Barilla, in conferenza stampa. In particolare, tra le attività presentate, il progetto grano duro sostenibile è cresciuto nel 2017 del 26%, con volumi che sono passati da 190.000 a 240.000 tonnellate.
Nel medesimo periodo sono stati 10 i nuovi prodotti pasta "Better for you" prodotti nei pastifici Barilla dove i consumi idrici sono stati ridotti del 31% per ogni tonnellata prodotta e le emissioni di gas serra sono scese del 24%. Inoltre prosegue la scelta di materie prime da filiere responsabili e la realizzazione di prodotti con meno zuccheri, meno sale e più fibre. Maggiore sostenibilità anche per il trasporto dove con "il treno del grano", grazie al nuovo raccordo ferroviario di Parma, sono stati tolti dalle strade europee 3.300 camion in un anno l'equivalente di 1.100 tonnellate di gas serra.
Infine, l'attenzione al benessere animale - dove Barilla nel 2017 si è confermata prima azienda italiana nel benchmark globale (BBFAW). Un impegno che ha permesso di ottenere anche buoni risultati economici, con un fatturato 2017 di 3.468 milioni di euro (+3% vs 2016) trainato dal comparto sughi, prodotti da forno e pasta e che ha visto migliorare la performance in Italia e continuare la crescita in Europa.
«Nutrire una popolazione mondiale in costante crescita con prodotti buoni, senza danneggiare il nostro Pianeta, rappresenta una delle più grandi sfide del nostro tempo - ha detto Guido Barilla, presidente del Gruppo -. Anche grazie all'impegno di più di 8.000 persone che lavorano con noi, siamo pronti ad affrontare questa sfida». La tecnologia va anche messa a disposizione dei consumatori, i quali, accedendo alla piattaforma Guardatustesso.it possono entrare virtualmente in uno stabilimento o in un campo di grano Barilla per capire di più sulle materie prime e sui processi produttivi.
I più virtuosi in sostenibilità
Nell'ambito del Forum Barilla "Migrazione e sistemi agroalimentari, cause e soluzioni" tenutosi oggi a Bruxelles è stato presentato l'Indice della sostenibilità alimentare, sviluppato dal Centro per l'alimentazione e nutrizione Barilla e dall'Economist Intelligence Unit (Eiu) dal quale risulta che Italia, Francia e Germania sono i paesi più virtuosi in Europa per l'agricoltura sostenibile. Secondo l'analisi presentata dall'Eiu, l'Italia si segnala per una buona gestione delle risorse idriche per l'agricoltura, la Germania è leader negli investimenti per ricerca e sviluppo nell'agroalimentare e la Francia è la più impegnata nell'agricoltura urbana.
Nonostante le buone pratiche in questi paesi, prosegue l'Eiu, l'agricoltura europea produce il 10% delle emissioni totali di gas serra a livello Ue, che sale al 20-35% se si considera il settore agroalimentare. Il 12% dei terreni agricoli Ue, inoltre, è a rischio erosione per attività agricole intensive. L'Indice della sostenibilità alimentare analizza la sostenibilità dei sistemi alimentari di 34 paesi che rappresentano l'87% del Pil globale e 2/3 della popolazione mondiale.