Il mercato italiano del risone sta vivendo momenti di grave tensione, con prezzi in generale ribasso (tab.1). La produzione 2015 ha goduto di quotazioni favorevoli per le varietà da risotto e per i tondi, che hanno in parte compensato le deludenti remunerazioni ottenute per i lunghi A da parboiled. Questa situazione, come da tradizione, ha spinto i risicoltori a incrementare le semine dei comparti meglio remunerati nei primi mesi del 2016 (varietà tonde e da risotto), e a contrarre ulteriormente le semine dei lunghi B. Nelle aree dove il riso viene coltivato in alternativa al mais le varietà da risotto e quelle tonde hanno sconfinato, occupando 7mila ha in più del 2015 e portando la superficie risicola totale a 234mila ha (Fig. 1).
Il risultato di queste scelte è stata la discesa delle quotazioni di tutte le varietà al di sotto dei costi di produzione.
L’Associazione dei Laureati in scienze agrarie di Vercelli e Biella ha deciso di aggiornare la sua pubblicazione del bilancio delle aziende risicole alla produzione 2016, in base ai prezzi del risone pubblicati dai listini del 9 e 10 gennaio scorso. Il lavoro completo, con articolate riflessioni da parte di Dario Casati dell’Università di Milano, verranno presentate al Centro Fiere di Caresanablot, nel corso del convegno “Risicoltura: la situazione attuale e le sfide future” organizzato da Anga Vercelli per venerdì 3 marzo, a introduzione alla 40a Fiera in Campo che si terrà nei due giorni successivi.
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