Grani: «Nei mercati serve più trasparenza»

    grani
    Entrare nei meccanismi di quotazione e aumentare il potere contrattuale

    Listini al minimo, semine al palo. La flessione prolungata delle quotazioni condiziona l’intero comparto cerealicolo nazionale. Una crisi che non risparmia le regioni più strutturate. Confagricoltura Bologna ha lanciato la scorsa settimana l’allarme riguardo al calo delle superfici seminate in una zona tra le più vocate. In Provincia di Bologna il grano tenero perde infatti il 15% per il secondo anno consecutivo, mentre per il mais il crollo in 10 anni è del 40% (pag.25,Terra e Vita 15).

    Come reagiscono i produttori?

    grani«È l’effetto della crisi ormai perdurante dei mercati dei cereali – risponde Marco Caliceti, cerealicoltore e responsabile comunicazione di Confagricoltura Bologna –, che per province come quella di Bologna, ma non solo, sono fondamentali nell’economia territoriale. Mercati che sono ormai globali e condizionati da fattori spesso extra-agricoli, con un ruolo sempre più pesante della finanza. Da questo dipende la più o meno spinta volatilità dei prezzi, che difficilmente siamo in grado di spiegarci e quindi gestire».

    Una situazione che ha spinto Confagricoltura Bologna ad attivare una collaborazione con la nostra casa editrice per alcune iniziative comuni (si veda riquadro).

    «Si avverte la necessità – conferma Caliceti – di un nostro salto di qualità, colturale ma anche culturale, per approfondire la conoscenza dei fattori che influenzano la formazione dei prezzi. Va anche tenuta alta l’attenzione della politica nazionale, affinchè non trascuri un settore così importante come quello delle commodity agricole, che è alla base di tutto il nostro sistema produttivo».

    Cosa può migliorare nella fase di commercializzazione?

    «La trasparenza. Si sente la necessità di una maggiore chiarezza nei meccanismi che concorrono alla formazione dei prezzi, che devono essere poi rilevati dalle borse merci in maniera pronta ed efficace. Da una maggiore conoscenza e competenza può discendere anche un maggior potere contrattuale, magari migliorando la nostra capacità di aggregare l’offerta, o stringendo rapporti più stretti e chiari con le figure intermedie del mercato come i centri di stoccaggio».

     

    Campionamenti senza sorprese

    L’occasione giusta arriva dall’evoluzione in corso dei meccanismi di funzionamento delle Borse merci?

    «È importante tenere alta l’attenzione su quanto sta succedendo con l’introduzione delle Cun (Commissioni uniche nazionali - vedi pag. 12 di Terra e Vita 10) e sulla revisione in corso delle Condizioni generali unificate e dei contratti tipo per coltura, che potrebbero avere ripercussioni importanti per le aziende cerealicole. Un argomento correlato molto delicato,ad esempio, è quello dei metodi di campionamento da adottare al ritiro dei raccolti: metodologie che devono essere omogenee, eque e chiare sia per le produzioni italiane che per quelle di importazione».

     

    Convegno

    Un prezzo giusto per il grano italiano

    Dinamiche nelle quotazioni dei frumenti e necessità di trasparenza

    Istituzioni, operatori, industriali e imprenditori agricoli a confronto.

    L’appuntamento con gli Stati generali del frumento è per il

    14 giugno 2016 - ore 10

    Hotel Savoia Regency - Bologna

    in un convegno organizzato da Confagricoltura Bologna

    in collaborazione con Edagricole

     

    Iscrizione al convegno

    Un prezzo giusto per il grano italiano

    Partecipa al sondaggio

    Quattro domande per capire la filiera del frumento nazionale

    1 - La commercializzazione dei cereali in Italia è trasparente?

    2 - Cosa ne pensi dei contratti di coltivazione e di filiera?

    3 - Quale prezzo si aspetta per il grano tenero nella campagna 2016

    4 - E per il grano duro?

    I RISULTATI SARANNO RESI NOTI AL CONVEGNO DEL 14 GIUGNO 2016

     

     

     

    Leggi l'articolo completo su Terra e Vita 16/2016 L’Edicola di Terra e Vita

    Grani: «Nei mercati serve più trasparenza» - Ultima modifica: 2016-04-21T10:40:41+02:00 da Sandra Osti

    1 commento

    1. Basta con speculazioni, basta regalare soldi, bisogna pagare la qualita.
      L agricoltore deve essere incentivato(io per primo) a produrre tanto e con qualità, secondo me i prezzi giusti sono:
      Grano duro 30 euro minimo
      Grano tenero 25/26 euro
      Avere una certezza di questi prezzi conduce gli agricoltori a lavorare con passione ,puntare sempre in alto ed investire.
      Avere certezze per almeno 10 anni su tutti i prodotti finali riporterebbe certezze e qualita per tutto il settore e per tutti i consumatori.
      Basta con tutte queste incertenze.

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