La Regione Emilia-Romagna ha stanziato 18,4 milioni di euro con l’intento di migliorare la qualità dei vini, incentivare l’innovazione tecnologica tanto in campo quanto all’interno delle varie cantine, favorire il risparmio energetico e non per ultimo stimolare al rinnovamento dei vigneti. La priorità sarà però data a quelle tipologie di prodotto maggiormente richieste dal mercato e a più alto valore aggiunto.
Ristrutturazione e riconversione
Grazie al bando nato dalla delibera n. 605/2017 per la campagna 2016-2017 sono stati messi a disposizione dei viticoltori 14.4 milioni di euro. L’obbiettivo è quello di proseguire nell’opera di riconversione e ristrutturazione dei vigneti mirando a rafforzare l’identità delle produzioni Dop e Igp e il loro legame con il territorio, nonché ad ammodernare e aumentare la produttività degli impianti anche grazie all’adozione di sistemi meccanizzati per le operazioni colturali e di sistemi d’irrigazione moderni.
La regione è stata così ripartita in tre parti (pianura emiliana, pianura romagnola e litoranea e in ultimo collina) al fine di destinare cifre diverse ad aree diverse.
A ogni modo sono previste delle compensazioni per il mancato reddito dovuto ai lavori di ristrutturazione o riconversione del vigneto che variano dai mille euro a ettaro in caso di sovrainnesto fino ai duemila in caso di reimpianto, eccezion fatta per quelli dove l’estirpazione sia stata obbligatoria per problemi fitosanitari.
Quanto a superfici per gli interventi è richiesto un minimo di mezzo ettaro. Le domande per questo bando potranno essere presentate non oltre il 30 giugno.
Il bando “investimenti”
La misura “investimenti” dell’Ocm vitivinicolo, delibera n. 685/2017, è rivolto alle micro, piccole e medie aziende dedite alla trasformazione e/o commercializzazione di prodotti vitivinicoli. Saranno loro messi a disposizione come contributi in conto capotale 41,1 milioni di euro, che potranno riguardare fino il 40% delle spese sostenute.
Gli interventi previsti riguardano la ricostruzione e la ristrutturazione degli immobili, l’acquisto d’impianti, macchinari e attrezzature e anche sia l’allestimento di negozi per la vendita diretta, sia la creazione di siti internet per l’e-commerce. Ma per richiedere gli aiuti le imprese interessate dovranno dimostrare di essere inserite in un contesto di filiera.
Il budget finanziario sarà poi destinato per il 30% alle aziende che producono vino con uve proprie e lo vendono direttamente, mentre il restante 70% è rivolto a quelle imprese agroindustriali che producono vino con uve prevalentemente acquistate da terzi o da soci.
Le cifre dei progetti vanno da un minimo di 40mila euro a un massimo di un milione e tra i criteri per stilare la graduatoria finale dei diversi progetti si terrà conto favorevolmente di quelli rivolti al risparmio energetico, alla sostenibilità dei processi produttivi, alle produzioni biologiche, certificate, Dop e Igp e all’appartenenza a forme aggregate di filiera.
Gli interessati a questo bando dovranno poi presentare domanda entro il 28 agosto.