Meglio puntare sulla qualità delle produzioni o sul contenimento dei costi? Un dubbio che non si risolve sfogliando la margherita, bensì la vite. Grazie all’introduzione di macchine defogliatrici sempre più precise e performanti la sfogliatura delle vite sta infatti diventando una tecnica agronomica sempre più diffusa nella moderna viticoltura. Un intervento che non può essere considerato innovativo visto che da sempre, soprattutto in determinate aree e su particolari varietà, viene realizzata manualmente per modificare le condizioni microclimatiche nella zona del grappolo. È però innovativo l’approccio ad una tecnica che, in una viticoltura sempre più meccanizzata, avrebbe rischiato di scomparire per l’elevata incidenza dei costi dell’intervento manuale. Invece, grazie appunto ad un’attenta meccanizzazione, peraltro sempre più in evoluzione, è oggi disponibile un’ampia gamma di attrezzature create per questo specifico scopo, basate anche su principi di funzionamento che possono essere fra loro molto differenti, che possono portare a notevoli vantaggi. Ovviamente questi si esprimeranno in relazione allo scopo per il quale la defogliatura viene effettuata che, a seconda delle realtà produttive, può anche essere differente. Quello che in questi ultimi anni sta diventando sempre più interessante, sempre grazie alle nuove tecnologie, è la possibilità di utilizzare mappe di vigore allo scopo di differenziare l’incisività dell’intervento in funzione della precisa posizione nella quale ci si trova ad operare lungo il filare.
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