Favorire la “selezione naturale” delle aziende capaci di produrre qualità, aumentare le garanzie verso i consumatori e contrastare la concorrenza sleale. Sono questi i tre risultati che Aiipa IV Gamma, associazione che rappresenta l’85% delle imprese di settore, spera di portare a casa grazie alla nuova legge entrata in vigore lo scorso 13 agosto.
La normativa (77/2011) stabilisce i parametri igienico-sanitari nel ciclo produttivo e distributivo obbligando, in particolare, a garantire la continuità della catena del freddo in ogni fase di vita del prodotto e prevede nuove informazioni obbligatorie in etichetta, che dovrebbero aiutare il consumatore a distinguere la vera IV gamma e a conservarla correttamente.
Aggregazione di aziende
«Siamo soddisfatti dell’entrata in vigore di una norma che abbiamo fortemente sostenuto e che ci pone al vertice in Europa per sicurezza e qualità – ha commentato Domenico Stirparo, responsabile Aiipa IV Gamma –. È chiaro che per verificarne l’efficacia occorrerà attendere almeno sei mesi, un anno».
Se è dunque presto per stilare un bilancio, è però possibile cercare di immaginare come la norma potrebbe incidere sulla fisionomia del comparto. «Per prima cosa auspichiamo congrue aggregazioni: il mercato è composto da circa 200 aziende, la maggior parte delle quali pmi. Per garantire certi criteri di sicurezza e qualità bisogna possedere strumenti adeguati. Diciamo che in un paio di anni ci aspettiamo che il mercato si autoselezioni».
Trasparenza
La seconda speranza-previsione riguarda la concorrenza. «Oggi ci troviamo a fare i conti con una polveriera di soggetti che lucrano sulla pelle del consumatore. Sugli scaffali troviamo prodotti IV gamma in compagnia di prodotti semplicemente tagliati, che ingannano e allettano con il prezzo. La norma dovrebbe garantire maggiore trasparenza».
Nell’attesa che i risultati della legge maturino, l’associazione sta cercando di portare avanti un piano di innovazione molto ambizioso. «Vorremmo quadruplicare nei prossimi anni gli investimenti in ricerca, favorendo la collaborazione con enti pubblici e sfruttando i fondi della Bei. Per aggredire nuove fasce di mercato dobbiamo innovare. La logica dei 99 centesimi è per fortuna superata».
Nell’immediato sono due le priorità: vigilare sull’applicazione della norma e informare il consumatore. «Incontreremo a breve il ministero delle Politiche agricole per proporre una campagna di comunicazione istituzionale».