Spesso si assiste a una certa confusione riguardante il mercato del tappeto erboso in
Italia. Infatti, si osserva una fusione tra tale settore di mercato e quello relativo alle graminacee utilizzabili per l’alimentazione del bestiame (essenze foraggere). Tale confusione viene amplificata dal fatto che molte specie utilizzabili per la costituzione di prati ornamentali, sportivi o funzionali possono essere utilizzate anche per la semina di classici prati-pascolo.
In questo contesto diviene difficile, ma necessario, fare chiarezza. Tale confusione, infatti, concorre nella diminuzione qualitativa dell’offerta, con un conseguente impoverimento del mercato stesso. Il mercato del tappeto erboso è, ad oggi, costituito da un'offerta decisamente ampia sia per prodotti sia per qualità.
Tendenzialmente possiamo dividere il mercato in quattro grandi gruppi:
- aziende che storicamente si sono sempre occupate di agricoltura e che oggi si pongono sul mercato con materiale dalla “duplice attitudine”, con finalità sia foraggere sia ornamentali;
- aziende che si occupano unicamente della commercializzazione dei prodotti, che comprano da chi loro conviene e ne rivendono il materiale sul territorio nazionale;
- aziende sementiere che si occupano della creazione del prodotto finito tramite lavorazioni e insaccamento, ma che comprano i costituenti nel libero mercato;
- aziende sementiere che entrano a far parte dell'intera filiera produttiva, controllandola dalle prime fasi di ricerca e selezione del materiale fino a quelle di produzione in campo, lavorazioni ed insacchettamento e commercializzazione.
Dal punto di vista qualitativo risulta evidente che materiali a duplice attitudine siano un problema nella costituzione dei tappeti erbosi. Diviene, quindi, necessario per l'utilizzatore addentrarsi nel mondo delle varietà, delle cultivar, analizzando e scegliendo quelle che meglio possono rispondere alle sue esigenze.
Le tre tipologie
Il mercato non è equamente diviso tra tappeti erbosi ornamentali, sportivi e funzionali. In effetti un'importanza maggiore viene ricoperta da prati costruiti per motivi sportivi e ornamentali (si pensi, ad esempio, ai numerosi campi da golf costruiti o in costruzione che
ci sono in Italia…).
La scelta del materiale di partenza diviene fondamentale e molto precisa quando il contesto in cui si trova è quello di un campo sportivo, di un campo da calcio o di un campo da golf. Scelte errate nella costruzione di questi prati arrecano danni permanenti a strutture che dovrebbero portare degli introiti al costruttore stesso.
Negli ultimi anni anche il tappeto erboso ornamentale ha vissuto un'evoluzione, dando maggiore importanza alla scelta del materiale di base, in qualità di “miglior alleato” nell'ottenere un risultato migliore riducendo i problemi al minimo.
Il tappeto erboso funzionale e tecnico, invece, è storicamente sempre stato vissuto come un prato a bassa manutenzione e, quindi, anche dalle richieste qualitative medio-basse.
In realtà si tratta di un errore grossolano che impedisce un'evoluzione qualitativa degli inerbimenti tecnici in senso stretto.
Inerbimenti tecnici
Gli enti di ricerca hanno da sempre cercato di dare degli strumenti, delle risposte concrete per la creazione d'inerbimenti tecnici duraturi.
Si cita, a titolo esemplificativo, la creazione di varietà tolleranti il diserbo totale. L'ente di ricerca Pure Seed Testing, a tal proposito, ha introdotto sul mercato americano prima e su quello europeo dopo, alcune varietà molto interessanti dal punto di vista tecnico di festuca ovina (Bighorn GT), festuca arundinacea (Merlin Gold, Seabreeze GT e Florensate), Festuca rubra trichophylla e rubra. Queste cultivar rientrano in un programma di ricerca svolto dai breeders che si pone l'obiettivo di ottenere (senza l'ausilio dell'ingegneria genetica) varietà da tappeto erboso in grado di tollerare il diserbo effettuato con dosi controllate di gliphosate. Diversi sono stati anche gli interventi già effettuati con successo, ad esempio, negli inerbimenti degli interfila di viti o nella creazione di scarpate consolidative dalle bassissime richieste manutentive.
Altro interessante obiettivo della ricerca si è spostato verso la costituzione di cultivar dalla crescita verticale ridotta e dai bassissimi fabbisogni idrici.
L’evoluzione
Per il prossimo futuro la ricerca si sta incentrando attorno alla creazione di cultivar sempre più resistenti e sempre più in grado mantenere basse le esigenze manutentive. In quest'ottica si sviluppano i progetti relativi alla resistenza a salinità, all'irrigazione con acque sporche, alla tolleranza al secco, alla limitata crescita verticale.
Tali varietà porranno le basi per la costituzione di tappeti erbosi sempre più “semplici” nella manutenzione e nella creazione, offrendo una gamma sempre più ampia di soluzioni per le svariate richieste del mercato.
L'operatore professionale non si può più permettere, infatti, di scegliere i propri materiali di lavoro unicamente in base al loro prezzo. Le varietà da tappeto erboso stanno, in effetti, diventando dei veri e propri alleati del professionista, strumenti in grado di semplificarne ed ottimizzarne il lavoro nel tempo.
* Tempoverde
srl - Carmagnola (To)