Entro ottobre si completerà il trapianto delle piantine fresche e delle cime radicate di fragola, la cui coltivazione è ormai preponderante in Italia meridionale rispetto a quella delle piante frigoconservate.
La preferenza delle piante fresche rispetto a quelle frigoconservate è giustificata da vari motivi colturali e gestionali ed ha consentito di diversificare la produzione delle fragole in ambiente protetto, ampliando notevolmente il calendario di raccolta. Le diverse possibilità di programmazione della raccolta però complicano la gestione agronomica e fitosanitaria che può essere molto diversa a seconda che si punti ad una produzione invernale, primaverile o ad entrambe.
Nei terreni che sono stati fumigati o disinfestati bisognerà garantire un adeguato periodo di arieggiamento prima di effettuare il trapianto, soprattutto se i prodotti fumiganti sono stati distribuiti direttamente sotto il telo della pacciamatura (pratica prevalente). Effettuato il trapianto delle piantine, sia fresche che frigoconservate, se le temperature dovessero mantenersi alte, è consigliabile intervenire con irrigazioni climatizzanti soprachioma. In tal caso, però, per la fertirrigazione va comunque utilizzato l’impianto irriguo a goccia posto sotto la pacciamatura per evitare l’accumulo di sali nel terreno esplorato dalle radici. A causa dell’evaporazione l’irrigazione soprachioma tende a concentrare i sali sulla superficie della baulatura; l’irrigazione a goccia, invece, li allontana verso l’esterno.
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