La fusariosi della spiga, causata da un complesso di funghi appartenenti al genere Fusarium (Fusarium graminearum, F. culmorum, F. avenacearum, F. poea, Microdochium nivale) è la malattia chiave sia su frumento tenero che su frumento duro. A destare maggiore preoccupazione, è il rischio di una elevata contaminazione della granella da DON (deossinivalenolo) micotossina prodotta da tali funghi e pericolosa per la saluta umana e degli animali, e che non deve essere superiore ai limiti massimi ammessi a livello europeo.
Prevenzione agronomica
La difesa contro questa avversità potrebbe essere minimizzata, con l’impiego di pratiche agronomiche virtuose quali, ad esempio, le rotazioni colturali, l’interramento dei residui vegetali infetti della coltura precedente con una profonda aratura, (si ricorda che la monosuccessione, la semina su sodo o la minima lavorazione specialmente se al frumento sono preceduti altri cereali come sorgo o mais da granella sono pratiche che favoriscono la malattia), l’uso di varietà tolleranti. Tuttavia, quando queste non vengono applicate il controllo chimico della malattia risulta indispensabile, soprattutto in annate a forte piovosità durante il periodo fiorale.
Tra spigatura e fioritura
Il momento ottimale per eseguire il trattamento necessario per contenere la malattia va posizionato in maniera preventiva, prima della eventuale pioggia e fra la fase di spigatura e fioritura (con almeno il 20% di emissione delle antere).
Per quanto riguarda la scelta dei principi attivi, particolarmente efficaci rimangono i fungicidi appartenenti alla famiglia degli IBE (ciproconazolo, tebuconazolo, propiconazolo, protioconazolo), e procloraz, e le miscele fra questi. I prodotti in miscela sono attivi anche nei confronti di altre malattie fungine come oidio e ruggini.