Nel mondo si sta assistendo all’aumento delle superfici medie aziendali e questo sta portando i maggiori costruttori di trattori ad aumentare dimensioni e potenza delle loro macchine, al fine di ridurre i tempi di lavorazione e i costi per unità di superficie. Ma in Italia, dove le dimensioni delle aziende restano comunque ridotte, l’impiego di trattori grossi e potenti non viene necessariamente ripagato, considerando inoltre che queste macchine hanno un costo maggiore. Insomma se certe trattrici sono state tutto sommato sviluppate pensando a un loro impiego su grandi superfici, i loro vantaggi vanno completamente persi nei piccoli appezzamenti della nostra penisola, dove ostacoli fissi, suddivisione dei campi e difficoltà di trasferimento e mobilità non sono condizioni equiparabili a quelle di grandi estensioni di terra, senza contare poi che le ore di utilizzo annue non compensano l’investimento sostenuto.
Resta poi da domandarsi quanto potrebbe durare un trattore prima che sia necessaria una revisione totale che andrebbe ad annullare del tutto o quasi il valore dell’usato. A riguardo i trattori da 200 o 300 cavalli sono progettati per l’uso di attrezzature semiportate o trainate, operanti a modeste profondità, pertanto impiegare grandi aratri portati o effettuare lavorazioni del terreno profonde vanno a compromettere le potenzialità del mezzo.
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