Dopo un effluvio di proroghe parte l’iter della revisione delle macchine agricole. Attesa da molti, costruttori in primis, come strumento per eliminare macchine oboslete e insicure. Invisa da altri, agricoltori soprattutto, che la considerano l’ennesimo balzello, portatore di costi aggiuntivi, la revisione diventa realtà con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 149 del 30 giugno 2015 del primo decreto attuativo del 20 maggio 2015, ai sensi degli articoli 11 e 114 del decreto legislativo 30 aprile 1992. n.285.
Al di là dei numeri delle norme, sono alcuni i punti chiave da rimarcare.
Primo fra tutti la periodicità, che sarà quinquennale.
Poi le macchine soggette a revisione che sono identificate nei trattori agricoli immatricolati (con o senza pianale di carico), nelle macchine agricole operatrici semoventi a due o più assi immatricolate (tipo mietitrebbie e vendemmiatrici), nei rimorchi agricoli immatricolati. Le macchine operatrici soggette a revisione saranno tutte quelle definite nell’art.58 del Codice della strada e soggette a immatricolazione.
Quando si parte? I trattori agricoli saranno sottoposti a revisione a partire dal 1 gennaio 2016, mentre le macchine agricole operatrici semoventi e i rimorchi agricoli a partire dal 1 gennaio 2018. Le macchine operatrici saranno sottoposte a revisione dal 1 gennaio 2019.
Per i trattori la prima scadenza per la macchine più anziane è quelle del 31 dicembre 2017, ma molte macchine immatricolate nel ventennio successivo avranno fino a fine 2018 per adeguarsi.
Ora si attende un secondo decreto che descriva e dettagli le modalità operative di effettuazione della revisione.
Vedi tutte le scadenze su Terra e Vita n. 28/2015 L'Edicola di Terra e Vita